"Il tartufo in Umbria rappresenta una delle eccellenze che sviluppano una catena del valore in termini di produzione, gestione del territorio, tutela della biodiversità. Motivo per cui la Regione Umbria investe nella tartuficoltura credendo nel suo potenziale per il rilancio delle aree". Lo ha detto l' assessore alle politiche agricole e agroalimentari ed alla tutela e valorizzazione ambientale dell' Umbria, Roberto Morroni, dopo il taglio del nastro della 41/a edizione della Mostra mercato nazionale del tartufo bianco di Citta' di Castello, che proseguirà fino al primo novembre. "A breve - ha aggiunto - uscirà un bando per una ricaduta di risorse significative nel settore che consentano interventi volti a favorire la concentrazione dell' offerta, l' incremento delle attività di produzione, la trasformazione, la valorizzazione e la commercializzazione. Le iniziative della Regione Umbria intendono perseguire la realizzazione di un importante progetto di filiera atto a rafforzare il ruolo e le opportunità economiche della nostra regione con riferimento a questa straordinaria eccellenza". A margine della inaugurazione si è svolta una manifestazione di un gruppo di tartufai che hanno chiesto l' attenzione delle istituzioni pubbliche sulle problematiche del settore. Il prezzo del tartufo bianco - riferiscono gli organizzatori - è aumentato circa del 30% arrivando in media a 300-400 euro all' etto. Si tratta di valori massimi toccati negli ultimi anni con i 350 euro nel 2013, i 500 euro nel 2012 e i 450 euro all' etto del 2017 per pezzature medie dai 15 ai 20 grammi. A far alzare le quotazioni è stato il lungo periodo di siccità, ma ora con le possibili precipitazioni in autunno, si potrebbe vedere positivo per le regioni vocate per la raccolta, fra cui l'Umbria.