A Gualdo Tadino l'Obesity Day

L’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione clinica onlus sta promuovendo su tutto il territorio nazionale la manifestazione Obesity Day, sottolineando in questa edizione due aspetti molto importanti: l’importanza della stabilità del peso corporeoladdove è addirittura preferibile un sovrappeso stabile piuttosto che violente oscillazioni che raggiungono i livelli di normalità del peso corporeo per brevi periodi (caratteristica tipica delle terapie dietetiche “primaverili”); l’importanza di una regolare attività fisica: è interessante notare che il primo dei dieci consigli dati dai nutrizionisti riguardi proprio l’attività motoria. A Gualdo Tadino la manifestazione è stata organizzata dal Centro studi Nutrizione umana e dall’Anaca, con la direzione scientifica del Centro di riabilitazione cardiologica della Asl 1 Regione Umbria, ed il patrocinio delle Città del ben…essere!! (l’obesità è infatti uno dei sette argomenti affrontati dal progetto dell’Ambito territoriale 7 Regione Umbria). Come da programma l’incontro si è svolto nei giorni scorsi presso l’Auditorium del Centro di riabilitazione cardiologica dell'Ospedale Calai di Gualdo Tadino alla presenza di un folto ed attentissimo gruppo di soci e cittadini. I lavori sono stati introdotti e moderati da uno dei soci fondatori del sodalizio, Fortunato Williem Korosec che ha sottolineato la soddisfazione per l'organizzazione dell’evento. I saluti dell’Amministrazione comunale sono stati portati dall’assessore Bruno Filippetti, che ha sottolineato la volontà, anche dell’assessorato regionale alla Sanità, per l'acquisto della struttura dell’ex Ospedale “Calai”; mentre la dottoressa Paola Biraschi ha portato i saluti della Asl 1, sottolineando lo sforzo del Distretto Alto Chiascio nello stabilizzare questi importanti momenti di riflessione sui propri stili di vita. Si è passati così alla prima relazione “L’Obesity Day nelle Città del ben…essere!!”, tenuta dal dottor Guido Monacelli che ha illustrato come le carenze alimentari (iodio, ferro, calcio, acido folico) coesistano con la piaga dilagante della Globesity (obesità planetaria secondo l’Oms). E’ stata anche sottolineata l’importanza della cosiddetta obesità centrale (detta “a mela”) sull’apparato cardiovascolare. Ai partecipanti è stato regalato il “nastro metrico” che consente di misurare il diametro addominale, con l’invito a diffondere queste nozioni anche nella propria famiglia (peer education). La responsabile del Centro, dottoressa Sara Mandorla, con la relazione “Obesità, stili di vita e malattie cardiovascolari”, ha ben chiarito l’importanza dei comportamenti individuali anche dopo l’inizio delle terapie mediche: non è possibile “delegare” ai farmaci il compito di mantenere un buono stato di salute. L’incontro si è concluso con la volontà di ripetere e possibilmente potenziare queste iniziative, tenendo presente l’interesse mostrato da tutti i presenti.