Giovedì 24 maggio, alle ore 18.00, verrà presentato a Gualdo Tadino, presso la Mediateca del Museo dell’Emigrazione “Pietro Conti”, il volume della collana I Quaderni del Museo dell’Emigrazione dal titolo emblematico Milwaukee 1917. Uno scontro tra italoamericani, dell’autore di origine italiana Robert Tanzilo. L’opera verrà illustrata da Ernesto Milani, storico dell’emigrazione, giornalista e traduttore del volume, insieme ad Alberto Sorbini, antropologo culturale e Responsabile Scientifico della collana. La pubblicazione racconta una storia quasi del tutto sconosciuta pur trattandosi di uno dei primi attentati avvenuti in America, in cui furono indagati un gruppo d’immigrati italiani. Il 9 settembre del 1917 a Milwaukee, un gruppo d’italiani, presunti anarchici, si scontrò con la polizia, che difendeva un “comizio” del pastore protestante, anche lui di origine italiana, August Giuliani. Due di loro rimasero uccisi dai colpi sparati dalla polizia. In seguito undici persone, che frequentavano il Circolo di Studi Sociali, ritenuti anarchici, vennero arrestati e condannati a 25 anni di prigione “per cospirazione con la finalità di uccidere”, dopo un processo in cui emersero tutti i pregiudizi anti-italiani. Il processo di appello nel gennaio del 1919 li assolse tutti, ma vennero deportati in Italia. Pochi mesi dopo il loro arresto, una bomba, nascosta in un pacco, venne collocata nella chiesa del reverendo Giuliani e da lì trasportata nella locale stazione di polizia dove esplose, causando la morte di dieci persone, nove poliziotti e una donna che si trovava lì per caso. Gli autori non vennero mai trovati e nessuno rivendicò l’attentato. Attraverso i giornali dell’epoca e gli atti processuali Robert Tanzilo ricostruisce il contesto in cui si svolsero i fatti: la presenza di una chiesa protestante, minoritaria nella comunità italiana ma agguerrita, guidata dal carismatico August Giuliani, l’ostilità sia dei cattolici che degli anarchici, il clima di intolleranza, dopo l’entrata in guerra degli Stati Uniti, verso qualsiasi forma di opposizione pacifista, i pregiudizi e l’avversione contro gli emigrati italiani, considerati anarchici e di conseguenza violenti. I volumi si possono richiedere o attraverso la casa editrice, Editoriale Umbra, oppure scrivendo direttamente al Museo dell’Emigrazione all’indirizzo e-mail centrostudi@emigrazione.it, acquistare il volume può essere anche l’occasione utile per visitare il Museo dell’Emigrazione.
22/05/2007 17:10
Redazione