A Gubbio, sabato 14 aprile, si terrà una giornata di studi intitolata “I seminari di Alberto Piccini”. Il convegno avrà luogo nella Sala degli Affreschi del Palazzo del Comune in piazza Grande, dalle ore 10 alle ore 17 e prevede nella mattina, dopo il saluto delle autorità, la relazione dello studioso sul tema “I grandi figuli della ‘Superbottega’ presso Mastro Giorgio da Gubbio”. Ne viene precisato il concetto, con approfondimenti relativi alla dislocazione delle botteghe nella maggior parte dei Centri di produzione della Maiolica artistica del Rinascimento, i loro marchi, le sigle, in particolare quelle commerciali relative alle società costituite di volta in volta per produrre vasi da spezieria e servizi di piatti (credenze) e coppe. Particolare attenzione sarà dedicata alle fonti iconografiche: per i De Rubeis, famiglia Romagnola originaria del Castello di Russi, sono determinanti i rapporti di parentela con Franco dei Russi, grande miniatore (vedi la Bibbia di Borso d'Este) che finisce la sua lunga carriera a Urbino al servizio di Federico da Montefeltro e con l'altrettanto famoso incisore e disegnatore Nicoletto da Modena. Nicoletto insieme a Giovanni Antonio da Brescia e al miniatore ed incisore milanese "fra" Giovan Pietro Birago, danno vita a Venezia, probabilmente presso la bottega dei Bellini, ad una importante officina grafica. Fra l'altro copiano e diffondono le incisioni di Schongauer e Dùrer prima e poi quelle dal Raimondi. Questa bottega diventa la fonte e la miniera degli spolveri dei figuli della "Superbottega". Per l'altra famiglia di maiolicari, quella dei Del Berna di Nanni, originari di S. Miniatello di Montelupo nel contado fiorentino, è determinante la frequentazione a Cortona della bottega del Signorelli e a Siena con il Pinturicchio, il Sodoma e il Genga. Seguirà l'analisi stilistica e storica sul perché i migliori figuli della "Superbottega", agli inizi del secondo decennio del XV secolo, si trasferiscono a Gubbio. Verranno proiettate e commentate le immagini relative ad alcune maioliche meravigliose facenti parte di parziali monografie dei seguenti figuli o pittori su maiolica: Cristo De Rubeis, Santo di Francesco Carini detto il Rosso da S.Gemignano e suo figlio Francesco detto Urbini, Bernardino Bernardi di Benedetto di Nanni e Antonio di Sandro di Vestro, entrambi originari di Montelupo. Per quanto riguarda la bottega dei Traversi di Gubbio, i documenti di riferimento sono quelli pubblicati dalla Biganti ("Maestro Giorgio Andreoli nei documenti eugubini" edito dal Centro Di nel 2002 per il Comune di Gubbio). Il relatore, lo studioso Alberto Piccini, ha individuato una serie di maioliche marcate, sulla base delle quali, è possibile risalire alla produzione di tre generazioni di Traversi dalla fine del XV secolo alla metà del successivo e alla assegnazione ai medesimi di uno dei pavimenti maiolicati più importanti del nostro Rinascimento. Sono pezzi strepitosi, dipinti in modo originale, fuori dagli schemi tradizionali degli altri centri di produzione, che testimoniano il grande livello di questa bottega eugubina dal 1490 al 1520.
Gubbio/Gualdo Tadino
12/04/2007 16:00
Redazione