Più di 250 giornalisti uccisi in due anni, in media 11 al mese. Mai così tanti, in nessun altro conflitto. A cui si aggiunge il divieto d’ingresso per la stampa internazionale. Quello che sta succedendo a Gaza viene raccontato, tra mille rischi quotidiani, solo dagli operatori dell’informazione palestinesi che diventano voce, occhi e orecchie per i colleghi del resto del mondo, per i quali la Striscia è off limits. E devono fare non soltanto i reporter, ma spesso improvvisarsi anche soccorritori o infermieri. «Siamo esausti, sopraffatti, svuotati, siamo psicologicamente traumatizzati» diceva, qualche settimana fa, una giornalista “sul campo” in un’intervista al Manifesto. Di questo si parlerà l’8 ottobre alle 18 a Gubbio, all’ex Refettorio della Biblioteca Sperelliana, nell'incontro dal titolo: "Senza Parole. Gaza, l'informazione negata". Un’iniziativa di Anpi, Cgil, Spi e associazione Articolo 21. All’incontro, coordinato dal giornalista Daniele Morini, parteciperanno Ellis Gulli, presidente della sezione eugubina Anpi “Walkiria Terradura”, Barbara Mischianti della segreteria provinciale Cgil e Giuseppe Giulietti, coordinatore dei circoli di Articolo 21. In collegamento, la giornalista Sandra Cecchi, appena rientrata dalla Cisgiordania, Padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa e Flavio Lotti, presidente della Fondazione PerugiAssisi. Nel corso dell’iniziativa verranno raccolte le iscrizioni per costituire anche a Gubbio il presidio dell’associazione Articolo 21.