L'''olio nuovo'' celebrato con tutti gli onori, non solo nei frantoi e nelle piazze ma anche nelle dimore storiche e nei luoghi di cultura. Accadra' a Trevi, sabato 3 e domenica 4 novembre, durante la prima edizione di ''Festivol'', la manifestazione organizzata dal Comune di Trevi e dalla Strada dell'Olio ''Dop'' Umbria, con il sostegno, fra gli altri della Regione Umbria e dei ministeri delle Politiche agricole, delle Attivita' culturali e dello Sviluppo economico. Il programma e' stato illustrato a Perugia nel corso di una conferenza-stampa, alla quale hanno partecipato l'assessore all'Agricoltura della Regione Umbria Carlo Liviantoni, l'assessore alla Cultura del Comune di Trevi Valentino Brizzi, rappresentanti delle molte associazioni culturali coinvolte. Si tratta - hanno spiegato gli organizzatori - di un vero e proprio itinerario tra cibo e sapori, arte, beni culturali e musica, durante il quale i visitatori potranno degustare non solo la prima spremitura dell'olio di Trevi, ma anche assaggiare vari menu' a base di prodotti ''presidi Slow food'' dell'Umbria e del Lazio: dalla ''roveja'' di Cascia al ''sedano nero'' di Trevi, dalla ''fagiolina'' del Trasimeno al ''caciofiore'' della campagna romana alla ''marzolina''. Molti i ristoranti che hanno aderito all'iniziativa, tanti i momenti musicali (in un originale connubio tra musica e cibo), numerosi gli stand e i laboratori del gusto. Tra le iniziative in programma - sottolinea una nota – non mancheranno trekking con i muli lungo il ''Sentiero degli ulivi'',mostre d'arte contemporanea, ''performance'' e video artistici. Evento clou della ''due giorni'' sara' l'inaugurazione, nel pomeriggio di sabato, del nuovo allestimento del Museo della civilta' dell'ulivo, migliorato ed arricchito nei contenuti ''per narrare - e' stato detto - il millenario legame esistente tra la citta' e l'olio''. Fra le tante storie illustrate, quella dell'''olivo di Bovara'', conosciuto anche come l'''olivo di San Emiliano'', il piu' antico dell'Umbria con i suoi 1700 anni, le murature a secco che sorreggono le coltivazioni dell'olivo, le tecniche e gli strumenti di lavorazione, i reperti archeologici e la simbologia magica e rituale dell'olio. Per l'assessore Liviantoni ''attorno all'olio, prodotto di eccellenza umbro, si gioca la sicurezza alimentare dei consumatori, ma anche la capacita' di tutelare l'ambiente, il paesaggio e i prodotti enogastronomici della nostra regione. La stessa inaugurazione del nuovo ''Museo dell'Olio' a Trevi e' un'occasione straordinaria per la crescita dell'Umbria''. ''La manifestazione - ha aggiunto Brizi, assessore alla Cultura di Trevi - conferma la grande attenzione dei trevani verso l'olivicoltura e rappresenta la sintesi dell'identita' della citta'. L'iniziativa - ha concluso - e' l'immagine di un territorio in cui la tutela dell'ambiente e la sostenibilita' delle sue produzioni sono considerate fondamentali per le politiche di sviluppo locale''.
29/10/2007 08:37
Redazione