Al Blasone il Como

Domenica al Blasone arriverà il Como, squadra che zoppica in questa prima parte di campionato ma che è reduce dal buon risultato casalingo della decima giornata. A Foligno i Lariani dovranno rinunciare allo squalificato Maggioni. Il punto ottenuto in casa contro un avversario quotato come l’Arezzo rappresenta certo un segnale di ripresa per una squadra per altro reduce dal cambio della guida tecnica dopo l’esonero di Di Chiara e la decisione del presidente Di Bari di affidare la squadra ad Oscar Brevi e soprattutto dopo il netto 6-0 subito in Coppa Italia dai lariani contro il Verona. Come detto domenica scorsa 0-0 al Sinigaglia contro gli amaranto toscani e Como che mantiene le distanze, 3 punti, dal fanalino di coda Paganese. Eppure gli azzurri avevano iniziato bene la stagione imponendosi 1-0 a Monza alla prima giornata e pareggiando 1-1 in casa contro il Varese. Poi una sconfitta che ci può stare contro il Novara, ma da lì in poi la squadra ha manifestato l’incapacità di rialzare la testa, non essendo più riuscita a vincere. I tre punti infatti non sono più arrivati per il Como e molto, a nostro avviso, dipende anche dalla quasi assente vena realizzativa degli avanti azzurri che non possono certo fregiarsi di essere il peggior attacco del campionato con solo 3 gol messi a segno. Decisamente meglio la difesa, bucata fin qui solo 8 volte, per intenderci solo la capolista ha fatto meglio, in grado di non subire reti in ben 4 occasioni, non male per una squadra in difficoltà. Allora se i numeri parlano chiaro, come spesso evidenziato anche dalla stampa locale è dal centrocampo in su che iniziano i problemi della formazione lombarda la cui manovra è risultata in diverse circostanze poco fluida e sterile, nonostante Brevi possa contare comunque su giocatori di indubbia esperienza come i portieri Malatesta e Zappino, Brioschi in difesa, giocatore che per 15 anni ha calcato i campi di serie A e B con Bari, Bologna e Venezia, o Preite altro difensore che questo campionato lo conosce molto bene. Non bisogna poi dimenticare i vari Ardito, l’anno scorso in A con il Lecce, Ezio Brevi, vecchia conoscenza della Ternana o gli attaccanti Guazzo, autore nella passata vincente stagione lariana di 15 reti, e Cozzolino già con Lecce e Chievo in A ma anche in C1 con Cremonese e Potenza dove l’anno scorso ha realizzato 7 centri. Insomma al Blasone arriverà una squadra alla ricerca di punti e con il dente avvelenato per non essere ancora riuscita ad esprimere le sue qualità.