Al via a Trevi il 5° convegno internazionale 'Paesaggi del vino'

''I paesaggi del vino' rappresentano un'integrazione tra territorio e 'terroir'''. E' la riflessione di Lucilia Gregori dell'ateneo di Perugia, nell'introdurre i lavori del V convegno internazionale ''I Paesaggi del Vino/Il paesaggio tra reale e virtuale'', apertosi stamani a Trevi a Villa Fabri, sede umbra della Rete Europea di Ville e Giardini Storici e dell'''Osservatorio per la biodiversita'''. Gregori ha impiegato il termine ''terroir'', che definisce l'insieme di fattori, dall'ambiente alle tecniche di coltivazione sino alla protezione delle denominazioni d'origine indispensabili per gestire a 360* gli aspetti legati al mercato vinicolo, per ribadire che se il vino racconta il territorio e dunque la geologia, la morfologia, il paesaggio nelle sue componenti naturali ed antropiche, un approccio multidisciplinare e' indispensabile. Al convegno, promosso dal Dipartimento di Scienze della terra dell'Universita' di Perugia e dalla Regione Umbria, che si svolge per il quinto anno, partecipano esperti del paesaggio, geologi, enologi, produttori di vino, oltre a studiosi di filosofia, letteratura ed arte. Tra le iniziative, quella illustrata dal presidente dell'Associazione Italiana di Geologia e Turismo Mario Panizza, di una ricerca sul ''Viaggio in Italia'' di Johann Wolfgang Geothe attraverso l'ottica del vino. Seguendo il percorso dell'autore tedesco e le sue annotazioni sui vigneti italiani e le loro tecniche di lavorazione, integrate da informazioni sugli aspetti geologici, geomorfologici, storico-monumentali ed enologico-enografici, e' stato detto, potrebbe essere individuata un'area di goethiana memoria, dotata di grande potenziale turistico.