Il prossimo 18 maggio il Coro Cantores Beati Ubaldi, accompagnato dal Vescovo di Gubbio, Luciano Paolucci Bedini, si recherà a Pisa per partecipare ai festeggiamenti organizzati dal comitato promotore in onore di Sant'Ubaldo, venerato nella Chiesa di San Michele degli Scalzi, già chiesa primaziale di Pisa.
Dopo molti anni e quasi per caso si realizza un desiderio. Da tempo, infatti, il Coro sapeva della festa dedicata al Patrono di Gubbio nell'ambito della “Settimana alle piagge”, indicazione che oggi, però, non si usa più. Erano stati presi contatti con l'Amministrazione Comunale di Pisa, fino a quando, durante la giornata conclusiva del cammino lungo il Sentiero Francescano della Pace la conoscenza casuale con un pellegrino, Paolo Bitossi in cammino con altri amici pisani, ha aperto questa opportunità. Parlando del culto di Sant'Ubaldo a Pisa, sono stati definiti i giusti contatti con il parroco, don Lorenzo Bianchi e informato il Vescovo di Gubbio del progetto che era in essere.
I festeggiamenti in onore di Sant'Ubaldo inizieranno il 16 maggio e si concluderanno domenica 20 maggio.
Per tutti i giorni della festa sarà organizzata una fiera lungo l'Arno, nel Quartiere di San Michele degli Scalzi.
Il programma prevede la visita guidata del Centro Storico di Pisa; il saluto fissato alle ore 12 in Duomo tra l'Arcivescovo metropolita di Pisa, Giovanni Paolo Benotto, e il nostro Vescovo Luciano. Il pranzo organizzato dall'Istituto Alberghiero di Pisa presso la Parrocchia Sacra Famiglia.
Nel pomeriggio il Coro eseguirà il concerto “Lumen Fidei” e, a seguire, i canti durante la solenne celebrazione eucaristica presieduta da Luciano Paolucci Bedini, nella Chiesa di San Michele degli Scalzi.
Il culto di Sant'Ubaldo a Pisa ha origine nel corso del 1500, per merito dei Canonici Regolari Lateranensi che consideravano Sant'Ubaldo un “loro” santo.
In tempi più recenti, come ci riferisce Paolo Salciarini, è stata introdotta un'immagine benedettina di Sant'Ubaldo, raffigurato con un vangelo aperto sulle parole “ora et labora”. Uno sbaglio forse dettato dal fatto che anticamente la chiesa era un convento benedettino (e tuttavia il richiamo è pur sempre valido).
Una curiosità ci è stata riferita dal parroco don Lorenzo Bianchi: ogni anno, il 16 maggio viene benedetto un olio, profumato con essenze locali, che viene utilizzato per ungere la fronte delle persone mentre viene invocata l'intercessione di Sant'Ubaldo affinché il Signore protegga dai mali della mente e del corpo.
Come ben si comprende è una tradizione locale, ma il dato rilevante è che arrivano tantissime persone per tutto il giorno non solo da Pisa, ma anche da altri territori chiedendo la benedizione con l'olio di Sant'Ubaldo. Anche in questo modo si sta diffondendo il culto del nostro amato Patrono.
“Che il Signore ti protegga dai mali della mente per intercessione di Sant'Ubaldo”: vuoi vedere che si è sparsa la voce che a Gubbio siamo tutti “matti”?
Gubbio/Gualdo Tadino
08/05/2019 09:33
Redazione