Anche il sindaco di Gualdo alla presentazione del libro "L'Italia cambiata dai ragazzini"

E' stato presentato a Roma, presso la libreria Feltrinelli di Galleria Colonna, il libro "L'Italia cambiata dai ragazzini. Nuovi amministratori, nuovi Comuni" di Giacomo D’Arrigo, fondatore di ANCI Giovane, con la presentazione del Ministro degli Affari regionali ed ex presidente dell'Anci Graziano Delrio. Il volume affronta sette nuove politiche pubbliche tra le quali viene richiamata l’esperienza del Comune di Gualdo Tadino e del progetto “I Care”, già balzato all’attenzione del Ministro Delrio per il quale intende avviare una fase di studio e di approfondimento a livello nazionale. “Abbiamo partecipato all'evento – ha affermato il Sindaco Roberto Morroni - perché nel libro si parla anche dell'esperienza di Gualdo Tadino ed in particolare del progetto "I Care”. Ho provato una profonda emozione nel sentire parlare l'autore della nostra città, citata quale esempio positivo accanto ad altre realtà del territorio nazionale. La stessa emozione che ho ricevuto parlando con il Ministro Graziano Delrio, presente anch'egli all'iniziativa, che ha nuovamente espresso il proprio apprezzamento per il nostro progetto "I Care" e il desiderio di conoscerlo ancora più a fondo”. All’evento, moderato dalla giornalista de “La 7” Alessandra Sardoni, erano presenti oltre al Sindaco anche l’Assessore allo Sviluppo Economico Giuseppe Pompei ed il capogruppo Pdl Ilaria Sellani che nelle scorse settimane, partecipando alla V Assemblea di ANCI Giovane, aveva illustrato il progetto “I Care” proprio alla presenza del Ministro Delrio. "I grandi cambiamenti storici sono avvenuti grazie all'incoscienza dei giovani. E' un fatto, questo, che abbiamo dimenticato, e che grazie al lavoro di Giacomo D'Arrigo viene riportato al livello della nostra coscienza collettiva – ha dichiarato Delrio alla presentazione del libro -. La gioventù non può essere un alibi per fare male, ma e' senz'altro un credito per rischiare. L'Italia non può essere terrorizzata dall'incoscienza e dalla voglia di cambiamento dei giovani. E i giovani non devono dimostrare di essere bravi per essere messi alla prova. Sono i vecchi, semmai, che devono dimostrare di essere ancora in grado di mettere in campo risposte efficaci".