Prosegue il fenomeno delle cosiddette rughe. I boschi di latifoglie dell’Umbria sono in questi giorni invasi da larve di lepidotteri defoglianti della specie processionaria, con qualche caso sporadico che verifica anche nei centri storici, Gubbio e Gualdo compresi. Le dinamiche delle popolazioni di questi insetti generano delle esplosioni demografiche con cadenza decennale. Il 2005 corrisponde con una di queste presenze massicce, tanto che interi boschi appaiono con aspetto autunnale, essendo ormai privi di foglie. La Comunità Montana dell’Alto Chiascio comunica che le dimensioni del fenomeno non consentono interventi né preventivi né di cura. La defogliazione determinerà solamente la perdita di 1 anno di accrescimento per le piante che comunque non subiranno danni permanenti. Le piante infatti non rischiano di seccarsi. Siamo comunque alla fine del ciclo di larva; tra qualche giorno le larve cominceranno a imbozzolarsi e quindi sfarfalleranno di qui a 10-15 giorni, permettendo addirittura alle piante rimaste spoglie di riverdeggiare. La processionaria, oltre a divorare le foglie dei boschi di quercia, rilascia nell'aria ingenti quantità di peli urticanti che possono causare nei soggetti più sensibili irritazioni cutanee. “I peli urticanti - spiega il dermatologo Michele Matteini Chiari - formano lesioni delle aree colpite solo a livello locale della durata di qualche giorno. I rimedi sono antistaminici e creme decongestionanti”.