Il Consiglio regionale dell'Umbria ha approvato ieri, con 18 voti favorevoli (Pd, Ser, misto-Mdp, FI, FdI, Misto-Umbria next, Misto-Ricci presidente-IC, Lega) e due contrari (M5S), il disegno di legge "Norme in materia di sostegno alle imprese che operano nell'ambito dell'informazione locale". Previste risorse pari a 780 mila euro per gli anni 2018, 2019, 2020.
Il presidente della prima Commissione, Andrea Smacchi, relatore del provvedimento, ha detto che la stampa quotidiana in Umbria "negli ultimi dieci anni ha perso il 53 per cento dei ricavi". "Cinquanta giornalisti umbri - ha aggiunto - su poco più di 250 del totale con contratti di lavoro dipendente sono in disoccupazione o in cassa integrazione. L'Umbria, negli ultimi anni ha perso due quotidiani regionali e una televisione locale". Il vicepresidente della Regione e assessore Fabio Paparelli ha quindi parlato di un testo che "tiene fede a due principi: garantire il pluralismo e l'autonomia e la libertà dell'informazione".
Sulla questione la nota anche del consigliere regionale di Fi Roberto Morroni soddisfatto perchè l'assemblea ha accolto alcuni emendamenti da lui proposti. Si tratta di osservazioni inerenti un ruolo maggiormente attivo, da parte della Regione Umbria, per quanto concerne la sensibilizzazione e la promozione della lettura della stampa locale nelle scuole, ovviamente nel pieno rispetto dell’autonomia delle stesse istituzioni scolastiche. "La “ratio” che mi ha portato a presentare queste modifiche aggiuntive all’articolato di base - afferma Morroni - è legata alla volontà di instillare, soprattutto verso le nuove generazioni, la curiosità ed il piacere di conoscere e di informarsi su quanto accade anche e soprattutto nel proprio contesto territoriale. In generale il provvedimento adottato dall’Assemblea Legislativa si prefigge di fornire un valido supporto ad un settore che in questo momento sta attraversando una delicata fase di transizione, senza però seguire logiche di puro assistenzialismo bensì aiutando a svolgere il ruolo di pungolo affinché il mondo dell’informazione abbia un approccio propositivo verso le sfide che gli si pongono dinnanzi e rimanga in tal modo anche al passo con i tempi. Ed il tutto sia per il bene della qualità dell’informazione oltre che delle professionalità che quotidianamente operano in tale ambito".
Gubbio/Gualdo Tadino
28/11/2018 08:26
Redazione