Arriverà in consiglio regionale il caso-antenna di Sigillo

Arriverà in Consiglio Regionale, oggetto di una interrogazione da parte del gruppo consiliare del Pdci, la vicenda dell'installazione dell'antenna di telefonia mobile all'interno del campo sportivo di Sigillo. Una vicenda che sta movimentando la vita cittadina e politica del piccolo centro e che ha vissuto ancora un altro capitolo con la clamorosa decisione di alcuni cittadini di occupare il municipio. Che arriva dopo il sit-in di fronte allo stadio organizzato dal comitato "spostiamo l'antenna", un consiglio comunale aperto un po' turbolento, rivolto alla cittadinanza nel quale il sindaco Brancadoro spiegava i motivi dell'installazione e un corteo-manifestazione per le vie del piccolo centro. I cittadini erano supportati in questa occasione da alcuni esponenti politici. Come il segretario regionale del Pdci Stefano Feligioni e Roberto Salvatori responsabile dei Verdi della Fascia Appenninica. E proprio Feligioni, si è fatto portavoce con il capogruppo in consiglio Regionale Roberto Carpinelli per sollevare il problema anche a livello regionale. La questione al centro della polemica che ha investito l'Amministrazione Comunale , non è tanto la presenza o meno di un'antenna di telefonia mobile, ma quanto la sua localizzazione all'interno dello stadio comunale, vicinissima ad alcune abitazioni private. Alla Giunta Brancadoro si rimprovera soprattutto la mancanza di un piano elettromagnetico comunale, un regolamento che il consiglio comunale dovrà approvare, e che va confrontato col piano dei gestori, strumenti di controllo costante, il tutto non previsto fino ad oggi, secondo il comitato, nei Piani urbanistici di programmazione del Comune. Così i cartelli, le trombe da stadio e i fischietti sono entrati negli uffici comunali, sotto l'occhio vigile delle forze dell'ordine, accorse in gran numero, per una occupazione che voleva essere pacifica ma che ha vissuto alcuni attimi di tensione quando i manifestanti, che volevano occupare anche la Sala Consiliare hanno trovato la porta chiusa a chiave. Avrebbero dovuto farne richiesta, secondo il Comandante dei Vigili Urbani. Ma Sala Consiliare o no , i manifestanti hanno comunque comunicato il loro dissenso, con il quale l'Amministrazione Comunale dovrà ancora fare i conti.