Basket, Daniele Veglianti chiede scusa

“Ho sbagliato e chiedo scusa agli arbitri, alla federazione, alla società, ai tifosi ed alla città di Gualdo tutta". Prende la parola, dopo i fatti di domenica al Luzi, Daniele Veglianti. "Non so cosa mi sia passato per la testa in quel momento, so solo che io ci credevo, pensavo che fosse l’anno giusto, quello con la squadra giusta ed invece alla fine della partita con Recanati mi sono sentito crollare il mondo addosso. Non ce l’avevamo fatta per l’ennesima volta, il quinto anno consecutivo di play-off che per un motivo o per l’altro ci sono sempre andati di traverso. Quest’anno poi lo sentivo in maniera particolare poiché ero il capitano della mia squadra, della mia Gualdo. Ho iniziato a praticare basket dall’età di 5 anni e l’ ho sempre fatto per passione. Non sono un professionista e per mantenermi faccio un altro mestiere. Non mi è mai pesato lavorare otto ore e poi recarmi agli allenamenti, perché questo sport è la mia vita.Ho capito di aver sbagliato e di aver dato un cattivo esempio a tutti, soprattutto a quei tanti bambini che vedono lo sport come un puro divertimento, perché in fondo è di questo che si tratta. Sono altresì amareggiato, oltre per ciò che è accaduto, anche per come sono stato trattato. Per giorni sbattuto in prima pagina neanche avessi commesso chissà quale gravissimo reato. Chiedo di nuovo scusa a tutti ma da un errore di un momento non si può sbattere il “mostro” in prima pagina dopo più di 20 anni di carriera sportiva in cui non ho mai preso ne un fallo tecnico ne tanto meno una espulsione. Ribadisco il mio profondo rammarico per l’accaduto e spero che qualcuno possa anche capire (non giustificare) l’errore di un momento di un ragazzo di 28 anni, che voleva e che vuole un bene dell’anima alla sua Gualdo.