Assisi: nulla di fatto dalle ricerche di Fabrizio Catalano

Hanno dato esito negativo le ricerche di Fabrizio Catalano - il giovane torinese di 20 anni scomparso il 20 luglio del 2005 da Assisi, dove si trovava per motivi di studio - riprese ieri da oltre 200 persone che anche per tutta la mattinata di oggi hanno cercato tracce del giovane sul monte Subasio. Anche volontari giunti in pullman dalla Calabria e dal Piemonte hanno setacciato ieri e oggi il ''Sentiero francescano'', da Assisi a Gubbio. Nel corso della battuta - si e' appreso in commissariato - sono stati trovati ''alcuni elementi'' che potrebbero pero' non avere alcun legame diretto con Fabrizio Catalano. Ulteriori accertamenti saranno svolti nei prossimi giorni. Le ricerche, grazieanche alla mobilitazione dei familiari (e' stato costituito un ''Comitato per il ritorno di Fabrizio'') non erano mai cessate, ma la battuta di ieri e oggi, a piu' di due anni di distanza dalla scomparsa, e' stata accuratamente organizzata per non lasciare nulla di intentato. A coordinarla, il dirigente del commissariato di Assisi, Alessandro Belsito, su delega del sostituto procuratore di Perugia Sergio Sottani che coordina l'indagine sulla scomparsa di Catalano. Nell'iniziativa sono state coinvolte istituzioni locali e volontari del comune di Collegno, dove abita la famiglia Catalano, e di Grifalco (Catanzaro), dove e' nata la mamma di Fabrizio, Caterina Catalano. Forze di polizia, vigili del fuoco, forestale e volontari provenienti da varie regioni hanno controllato palmo a palmo una vasta area. Impiegate anche unita' cinofile e un elicottero della polizia, nonche' personale specializzato in attivita' speleologiche e alpine. Con loro i familiari del giovane. Fabriziosarebbe stato visto per l'ultima volta nella zona di Valfabbrica, proprio sul ''Sentiero francescano'', e suoi effetti personali erano stati trovati sul Monte Subasio. La procura di Perugia ha aperto un fascicolo a carico di ignoti nel quale si ipotizza il reato di istigazione al suicidio. Gli inquirenti stanno comunque valutando anche la possibilita' di un allontanamento volontario.