Assisi: premio S.Chiara per la trasmissione "A sua immagine"

Dalla qualita' eccelsa di 'Tutto Dante' di Benigni, sottolineata dal presidente della Rai, Claudio Petruccioli, alla necessita' di riflettere sull'inseguimento emotivo di tutto cio' che riguarda crimini, processi, fatti di cronaca nera, sollecitata dal ministro Paolo Gentiloni: il 50/o anniversario della proclamazione di Santa Chiara quale patrona della televisione, e' stato l'occasione per riflettere sulla 'Comunicazione in tv oggi'. Santa Chiara fu proclamata da Pio XII patrona della televisione nel ricordo di quanto avvenne nella notte di Natale del 1252 quando 'partecipo'' alla liturgia solenne nella Basilica di San Francesco pur rimanendo a letto,perche' gravemente malata, a San Damiano. In onore della Santa, proprio ad Assisi, su iniziativa diocesana, nel 1988 e' stato anche istituito un premio televisivo che oggi e' stato consegnato alla trasmissione di Raiuno 'A sua immagine' (nella foto il conduttore, Andrea Sarubbi) poiche' - e' detto nella motivazione - ''non solo offre un qualificato contributo per la formazione religiosa e culturale, ma favorisce il dialogo con altre realta' religiose e con il mondo dei non credenti''. Un riconoscimento e' stato consegnato ancheal direttore di Raiuno, Fabrizio Del Noce, ''per gli alti contenuti dal chiaro valore educativo trasmessi''. ''Non credo - ha detto Del Noce, intervenendo alle celebrazioni in Comune, coordinate da Milly Carlucci - di avere fatto onestamente una grande televisione. Credo di avere fatto una televisione di servizio pubblico, una televisione adatta alle famiglie. Tuttavia non credo oggettivamente di avere commesso il peccato di istigazione alla immoralita' fine a se stessa''. ''La sfidadi valorizzare i lati positivi della televisione e contenere quelli negativi, prima che dalle regole dipende dalle persone, dalle coscienze'', ha osservato il ministro Gentiloni annunciato che un giudizio sulla qualita' della programmazione Rai accompagnera' i dati Auditel a partire dai prossimi mesi. ''Guai a ritirare la televisione - ha ammonito Petruccioli - dalla sfida tra quantita' e qualita'. Guai a non esigere la qualita', ma guai anche a considerare la qualita' incompatibile o poco compatibile con la quantita'''. Nella sua omelia, nel corso della celebrazione eucaristica nella Basilica di Santa Chiara, il segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, ha intanto invitato a pregare ''perche' la televisione e i nuovi media possano contribuire a rendere meglio visibili i lineamenti essenziali e irrinunciabili della verita' della persona umana''.