Ato 1, la denuncia di Goracci

Mancato rispetto degli accordi e squilibrio nella rappresentatività dei comuni consorziati. Questa l'accusa che il sindaco Goracci rivolge all'Ato 1, l'ambito territoriale ottimale incaricato del servizio idrico, all'indomani della nomina del nuovo direttore. Il primo cittadino infatti aveva chiesto al cda dell'Ato, in cui siede come membro, di assegnare alla sua città un giusto peso nella struttura dirigenziale del consorzio, in cambio dell'assenso alla nomina di un direttore espressione di Perugia, visto che Gubbio è il terzo comune per popolazione all'interno dell'ambito territoriale e il primo per chilometri quadrati. Della proposta perugina tuttavia non se ne fece più niente e il 19 aprile scorso il presidente presentò il curriculum di un altro pretendente, anche questo di area perugina, approvato a maggioranza, “senza - affermato Goracci - aver sentito su questo nome il parere degli altri membri del consiglio. Il risultato è che oggi Perugia possiede presidente, direttore e segretario. L'Ato - accusa Goracci - è stato solo la piccola ‘riserva’ per giochi, necessità e spazi del soggetto più importante che è Perugia. Con questa operazione salta completamente l'operazione equilibrio territoriale che la precedente scelta aveva garantito".