Incontro caldo nei vertici politici cittadini. Da decidere sul futuro di Palmira Barchetta; sembra infatti che il suo partito ne abbia chiesto le dimissioni. Dopo le tre ore di camera caritatis di ieri anche oggi il sindaco Goracci si è incontrato con i rappresentati dei Verdi per Gubbio, alleati di maggioranza, che avrebbero preso le distanze dall’assessore alla cultura a causa della sua candidatura alle regionali di Aprile. Nulla di fatto nell’incontro odierno, tutto aggiornato a oggi. “Si tratta di un confronto – ha commentato il verde Lucio Panfili – e come nostro costume stiamo cerando di trovare una soluzione che vada bene per tutti”. L’intento sembrerebbe quello di ricucire lo strappo in seno alla maggioranza. Per capire dove è il problema, proviamo a ricostruire la vicenda che si distribuisce tra Gubbio, Perugia e Roma. I Verdi perugini avevano caldeggiato la possibilità di una candidatura alle regionali autonoma dallo schieramento del centro sinistra di Maria Rita Lorenzetti, proponendo una loro lista con tanto di candidato alla presidenza: Franco Parlavecchio. Scelta che da alcuni venne pubblicamente criticata tacciata di essere una lista civetta per evitare di andare tutti assieme e, superato il 60% di preferenze, vedersi dimezzare gli eletti del listino. Lo stop comunque è arrivato direttamente dai vertici centrali; il presidente nazionale Alfonso Pecoraro Scanio ha invitato i verdi umbri ad appoggiare la lista del presidente uscente. E così si è fatto con un passo indietro a pochi giorni dalla presentazione ufficiale dei candidati. Ma è qui che spunta il nome della vicesindaco eugubina. I Verdi di Gubbio non erano d’accordo sulla ritiro della candidatura autonoma per le regionali e così avevano sottoscritto un documento nel quale si chiamavano fuori dalla corsa elettorale non presentando alcuna candidatura locale. Documento sottoscritto anche dalla Barchetta la quale poi, invece, convinta dai vertici romani, ha dato la disponibilità per la sua candidatura. Da qui la spaccatura nei verdi eugubini che hanno chiesto le dimissioni della vicesindaco e assessore alla cultura. Ora la patata bollente è nelle mani del sindaco Goracci che deve cercare di mantenere l’equilibrio tra la questione della vicesindaco sfiduciata dal sul partito, un altro assessore in lizza per le regionali e nel tempo stesso impegnato nel PRG.