"Il bullismo e il cyberbullismo sono realtà presenti nella nostra quotidianità. Si nascondono, non sono facili da decifrare. Ma l'unica strategia di prevenzione prima ancora che di repressione è il dialogo: tra genitori, studenti, insegnanti e istituzioni".
E' l'appello lanciato ieri a Gubbio nel corso dell'incontro formativo su bullismo e corretto uso dei social network organizzato dalla direzione scolastica della scuola media Mastrogiorgio Nelli in collaborazione con l'associazione "Il coraggio della paura", svoltosi in un'affollata sala del Centro servizi S.Spirito.
A portare il saluto ai numerosi presenti - insegnanti e genitori in prevalenza - la dirigente scolastica dell'istituto eugubino, Isa Dalla Ragione, che ha voluto introdurre i temi dell'iniziativa: "Vogliamo aiutare i nostri figli e le loro fragilità. Qui ci sono vittime e carnefici, ma entrambi hanno bisogno del nostro aiuto e della nostra presenza. E' importante capire, conoscere il problema e soprattutto parlarsi e avere fiducia nei vari soggetti educativi, dalla scuola alle istituzioni. Il silenzio non può essere una soluzione. Anche per questo - ha concluso la dirigente - abbiamo voluto organizzare questa tavola rotonda".
A prendere la parola sono poi stati l'avv. Francesca Pieri, dell'associazione "Il Coraggio della paura" che ha introdotto la presidente Anna Maria Petri e il consulente, psicologo e psicoterapeuta, Massimiliano Cappelletti. Numerosi i consigli forniti dall'avv. Pieri ai tanti presenti: "Bisogna conoscere per primi i sintomi di un malessere dei propri figli ma anche gli strumenti che i nostri figli utilizzano. Uno smartphone non è un gioco, e il confine tra la legalità e l'illegalità anche quando si mette un semplice "mi piace", è molto labile. Bisogna insegnare ai nostri figli che nel momento in cui si postano foto o filmati, ad esempio su facebook, non si è più titolari della proprietà di quell'immagine, che in rete può finire ovunque ed essere utilizzata da chiunque".
Importante anche il contributo del Capitano dei Carabinieri, Piergiuseppe Zago e del maresciallo Mattei, che ha ricostruito ad esempio la vicenda che a Gualdo Tadino ha visto nelle scorse settimane due giovanissimi finire agli arresti per stalking. E Zago non ha lesinato un appello molto fermo ai genitori: "Credo che sia opportuno controllare bene i propri figli, anche a costo di verificare il contenuto dei messaggi e delle chat di cui fanno parte. Meglio rischiare di violare la loro privacy che dover piangere a posteriori sul latte versato".
Numerose le domande poste ai relatori dai presenti, e nelle conclusioni la dirigente Dalla Ragione ha ringraziato per la partecipazione, l'interesse e il coinvolgimento, garantendo che la scuola manterrà alta l'attenzione su queste tematiche anche in futuro.
Gubbio/Gualdo Tadino
11/04/2017 18:57
Redazione