C. Castello. Alzheimer: convegno all'Auditorium Sant'Antonio

Si sono aperti stamattina presso l’Auditorium di San’Antonio i lavori del convegno “La malattia di Alzheimer: cento anni di storia tra successi ed illusioni”, promosso a Città di Castello da Comune, Regione, ASL 1e dall’AMA, associazione che si occupa di questa patologia. “Con l’allungamento della durata media della vita”, ha detto Luciano Bacchetta, vicesindaco e assessore alle Politiche sociali del comune tifernate, “le patologie connesse all’invecchiamento sono divenute una vera e propria emergenza in termini numerici. Il morbo di Alzheimer però rappresenta un caso a sé stante perché per aggredirlo è necessaria un’alleanza tra servizi pubblici, congiunti e strutture di sostegno. Città di Castello fu il primo comune in Umbria a dare una risposta all’insorgere del problema, aprendo un centro diurno, che a distanza di dieci anni, rimane lo strumento più efficace per sostenere la qualità della vita del malato e della sua famiglia”. “Il lavoro compiuto in questi dieci anni da istituzioni e associazioni” ha dichiarato Vincenzo Panella, direttore generale della ASL 1, “è sotto gli occhi di tutti. La sanità pubblica si è attrezzata per garantire non solo terapie adeguate ma anche assistenza domiciliare, attività di formazione per chi si occupa del malato, competenze specialistiche sia nella cura che nella riabilitazione. I centri diurni sorti in tutti i maggiori comuni della ASL sono una realtà consolidata, da cui partire per rispondere al potenziamento chiesto dalle associazioni, ma anche una base di osservazione che ha prodotto un continuo affinamento delle tecniche terapeutiche e delle acquisizioni scientifiche sull’Alzheimer”. “La grande partecipazione al convegno”, ha commentato Goretta Morini, responsabile regionale dell’AMA, l’associazione Malattia di Alzheimer, “dimostra l’incidenza del morbo nella popolazione anziana e l’interesse che si sta sviluppando tra addetti ai lavori e famiglie su come contrastarlo. Nel decennale della nostra fondazione, abbiamo organizzato un’occasione di studio che faccia il punto sui recenti progressi e su prospettive d’avanguardia, come il vaccino, attualmente in via di sperimentazione”. Sabato 10 novembre dalle ore 8.30 sessione conclusiva dedicata alle strutture intermedie assistenziali e residenziali e al ruolo del volontariato.