L’ingresso di Franco Ciliberti nella segreteria del PD non deve essere un fatto estemporaneo ma il dar voce a tutte le istanze mortificate fino ad oggi. Per questo motivo nei prossimi giorni i cilibertiani chiederanno le immediate dimissioni di Luca Secondi per il suo doppio incarico in comune e provincia, quelle di Luciano Bacchetta, vice sindaco e presidente del consiglio provinciale. Inoltre sarà necessario un vero rimpasto di giunta soprattutto nel settore urbanistico. Questa è una delega attualmente ricoperta dal sindaco ed i cilibertiano intendono inserirci l’ing. Giovanni Cangi.
Questo sarebbe il patto di “ferro” Cecchini - Ciliberti per uno scranno a Palazzo Cesaroni e la poltrona di sindaco a Città di Castello. Delle candidature tifernati alle elezioni regionali abbiamo già riferito ieri nelle edizioni dei Tg e nel sito internet. Il passaggio delle elezioni regionali però a Città di Castello, soprattutto in casa Pd, passa inevitabilmente per la corsa alla fascia tricolore di sindaco, ambita e da più pretendenti. La notizia del giorno è propria quella di un clamoroso accordo (ufficioso ovviamente, benedetto anche dai vertici umbri del partito) fra l’attuale sindaco Fernanda Cecchini, alla ricerca spasmodica di alleanze e preferenze per ottenere il lasciapassare ad un dicastero regionale, ed il ledaer di Coalizione Democratica, Franco Ciliberti, acerrimo nemico quattro anni fa ed ora quasi per incanto sostenitore convinto del nuovo corso del pd tifernate. In sostanza Ciliberti e parte dei suoi “seguaci” (il consigliere Stefano Bravi sembra aver imboccato altre strade) avrebbero ottenuto dall‘entourage della Cecchini, in cambio di formale sostegno alle elezioni regionali, il via libera alla candidatura dell’ex parlamentare Dc - Popolare alle eventuali primarie per la scelta del candidato sindaco. Ciliberti dunque di nuovo in campo questa volta con la maglia del Pd pronto a fare un solo boccone degli altri pretendenti, l’assessore Domenico Duranti, Stefano Fancelli, Mirko Pescari e Paolo Bocci, potente presidente della Legacoop Casa. Il soccorso “bianco” alla Cecchini dunque si rafforza con la presenza di Ciliberti pronto a dar man forte alla causa comune assieme a Corrado Chieli (che ha rinnegato l’amicizia decennale con Bocci e Guasticchi, rimanendo però “incollato” per tutta la legislatura alla remunerata poltrona di consigliere dell’Ater della Provincia di Perugia), Felice Granci, Gloria Fiorucci ed altri ex Dc… Anche l’ex sindaco Adolfo Orsini, che la galassia del Pd regionale indicava in quota all’ex sindaco di Marciano Chiacchieroni, assieme a Roberto Perugini ed altri fedelissimi, sta in queste ore tornando sui suoi passi dopo un incontro chiarificatore con il sindaco Cecchini che per domani ha convocato una conferenza stampa in comune e nel pomeriggio una doppia convention sul tabacco al centro servizi e conviviale serale alle Terme di Fontecchio. Le rimanenti “anime” del Pd tifernate sembrano divise sul sostegno a Franco Tomassoni (i “Bocciani-Guasticchiani” di “ferro”, Luca Secondi, Domenico Caprini, Mauro Mariangeli, Massimo Minciotti e Lucio Bioli) e sull’appoggio al segretario regionale della Cgil, Manlio Mariotti, sostenuto a spada tratta dal potente segretario dello Spi, Marsilio Nardi e da Maurizio Maurizi, profondo conoscitore delle dinamiche economico - occupazionali altotiberine. La candidatura di Mariotti starebbe prendendo piede anche ad Umbertide dove ora dopo ora giungono segnali di adesioni eccellenti che mettono in preallarme i vertici locali del Pd. Nel frattempo il capogruppo del Pdl, Cesare Sassolini, ha chiesto al sindaco Cecchini di autosospendersi dopo la candidatura ufficiale alle regionali. Tempi duri si preannunciano anche per l’attuale vice-sindaco Luciano Bacchetta, per il quale l’ala Cilibertiana e gran parte del Pd e’ pronta a chiedere le dimissioni da Presidente del Consiglio Provinciale per mantenere la carica di vice a Città di Castello in attesa delle primarie. L’ultima “bomba” politica esplosa a Perugia questa mattina avrà ripercussioni a Città di Castello dalle parte del quartiere generale della Fdu. Con un comunicato stampa che di seguito riportiamo infatti il consigliere provinciale Giancarlo Carocci annuncia la sua decisione di dimettersi dalla Lega Nord. “A seguito delle notizie apprese dai giornali locali – scrive il consigliere - ho deciso di dimettermi dalla Lega Nord con la quale da tempo sono in disaccordo circa il modo con cui sono state formulate le candidature regionali che non hanno tenuto conto del radicamento delle persone sul territorio e di quelle che avevano riportato un successo elettorale per il movimento. Dichiaro di voler proseguire il mio impegno politico con il Federalismo Democratico Umbro“.
Città di Castello/Umbertide
02/03/2010 15:12
Redazione