C.Castello.Importanti novità per quanto riguarda Fcu, E78 e E45.

E78, sfondamento a Nord della Fcu e riammodernamento della E45. Strumenti di base per lo sviluppo di un territorio che vuole proiettare la propria vocazione economica fuori dai confini amministrativi. Sono queste le priorità per lo sviluppo dell’Umbria inserite nell’accordo Stato-Regione: una inclusione che fa tirare un sospiro di sollievo e fa ben sperare per quanto riguarda la loro concreta realizzazione visto che soltanto le opere inserite nel documento otterranno i necessari finanziamenti. “Il primo fondamentale passo è stato compiuto”: ha detto il sindaco Fernanda Cecchini presente al convegno sul Por, il piano organizzativo regionale, svoltosi nei giorni scorsi a Città di Castello ricordando poi come il tavolo di discussione tecnica insediato presso il Ministero dovrà decidere nell’arco di due mesi sul tracciato della Due Mari tra Toscana ed Umbria. Una certezza questa confermata anche dall’assessore regionale Giuseppe Mascio presente all’incontro, che, data per conclusa la fase istruttoria, ha annunciato la prossima apertura della fase ricognitiva che servirà per individuare i finanziamenti. Sul fronte dello sfondamento della Fcu l’assessore Mascio ha detto che si sta lavorando perché anche la Toscana indichi il collegamento su rotaie tra Arezzo e Sansepolcro nell’intesa con il Governo mentre per la E45 si registrano recenti e significativi interventi dell’Anas, anche se ancora rimane da verificare se esista la volontà di andare verso la trasformazione della stessa arteria in autostrada. Una importante novità riguarderà invece la base logistica: Mascio infatti ha anticipato che all’Umbria, come stazione appaltante, spetterà il compito di individuare l’impresa o il gruppo di imprese che massimo entro trenta mesi dovranno realizzare la piattaforma, la prima ad essere terminata ed attivata nel circuito regionale. Se dunque l’aspetto formale è stato completato, il passo ulteriore va nel senso di accelerare le decisioni nelle sedi deputate, auspicando che per le infrastrutture dell’Alto Tevere sia giunto il momento delle risposte definitive.