C.Castello.Liceo scientifico, sale la tensione in Regione.

No all’istituzione di un indirizzo scientifico a Città di Castello che altro non sarebbe che un clone inutile, a distanza di 20 km, di quello esistente a Umbertide. Lo hanno ribadito con veemenza i referenti dell’Istituto superiore di Umbertide “Leonardo Da Vinci” di fronte ai componenti della Commissione regionale “Affari Sociali” in sede di audizione pubblica sul Piano relativo al dimensionamento scolastico preparato dalla Giunta Regionale dell’Umbria. Erano presenti docenti e dirigenti scolastici dell’intera Regione a Palazzo Cesaroni ad ascoltare le prese di posizione, determinate, dei due istituti scolastici umbri, quello di Umbertide e quello tifernate “Plinio il Giovane” che non ha fatto attendere la sua risposta dopo aver ascoltato le ragioni dei responsabili del “Da Vinci”. “Una logica – queste le parole usate dai dirigenti del classico tifernate – usata solo nel caso specifico”. In merito alla vicenda, il presidente della commissione “Affari sociali” Enzo Ronca ha comunicato che la giunta regionale ha deciso l’annullamento degli atti relativi a Città di Castello vista l’esistenza di un protocollo d’intesa d’ambito, per quell’area, che necessita di tre o 4 mesi di ulteriore approfondimento. Nel corso dell’incontro in Regione è stata anche illustrata la delibera di giunta che dispone la sospensione di ogni decisione sul dimensionamento mantenendo in deroga l’autonomia delle istituzioni scolastiche.