C.Castello. Luci ed ombre per quanto riguarda il settore del mobile in legno.

Una fotografia sulla realtà del settore della produzione del legno scattata facendo riferimento a quelli che sono i dati elaborati e messi a disposizione dal Consorzio Smai e da Ponti Engineering, titolari di “Progetto quadro per la filiera del mobile altotiberino”. Dalla quale emerge che ciò che caratterizza il comparto a livello provinciale è la dimensione medio piccola delle aziende per cui delle oltre 500 imprese registrate, circa 450 sono di tipo artigiano. A distinguerle, una buona abilità tecnico-stilistica e una marcata tendenza all’innovazione. Non mancano però problemi dei quali sicuramente i principali sono quelli relativi all’accesso al credito, la concorrenza a basso costo, la scarsa liquidità ma soprattutto le difficoltà relative al reperimento di manodopera e una forte tendenza all’ìsolamento e all’ individualismo. Il mercato altotiberino e italiano soffrono in particolare la concorrenza dei prodotti cinesi e indonesiani che rappresentano il 55% delle importazioni, mentre anche le quote di export sono decisamente basse. Altro dato negativo che deve far riflettere riguarda la flessione al ribasso registrata nella nascita di nuove aziende che sono in calo costante dal 2000.