C.Castello. Mistero sulla morte del 44enne arrestato lo scorso venerdì.

E’ stata eseguito ieri mattina presso l’Istituto di Medicina legale della facoltà di Medicina dell’Università di Perugia l’esame autoptico sulla salma di A.B., il falegname 44enne arrestato lo scorso venerdì a Pietralunga assieme alla compagna R.R. di 53 anni, dagli agenti del commissariato di Città di Castello con l’accusa di coltivazione e detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente perché trovato in possesso di oltre 110 piante di cannabis in una piantagione poco distante dalla propria abitazione. L’esame, eseguito sul corpo dell’uomo deceduto nella notte tra sabato e domenica nella propria cella, ha confermato che il decesso è avvenuto per infarto al miocardio ma gli inquirenti mantengono al riguardo il più stretto riserbo. Di fatto l’uomo non aveva mai sofferto di disturbi cardiaci per cui il decesso potrebbe essere imputato allo stress conseguente all’arresto della scorsa settimana anche se l’avvocato d’ufficio che lo aveva incontrato nelle ore successive, ha dichiarato di essersi trovato di fronte a un uomo assolutamente tranquillo anche se perfettamente consapevole degli sviluppi della vicenda. Intanto la compagna di A.B, la 53enne R.R. che come il compagno era stata arrestata e tradotta nel carcere perugino di Capanne, visto il drammatico epilogo della situazione, è stata immediatamente scarcerata per fare in modo che potesse stare vicino all’unico figlio del 44enne, che ha perso così drammaticamente il proprio padre.