C.Castello. Omicidio Geusa: la difesa chiede la nullità del rinvio a giudizio.

La nullita' del decreto di rinvio a giudizio nei confronti di Tiziana Deserto e' stata chiesta dal difensore della donna, l' avvocato Gianni Zaganelli, inapertura del processo davanti alla corte d' assise di Perugia. Il legale ha evidenziato, tra l' altro, la mancanza dell' avviso di conclusione indagini dopo la contestazione, il 31 marzo dell' anno scorso durante l' udienza preliminare, della nuova accusa di concorso in omicidio in base all' art. 116 del codice penale. L' avvocato Zaganelli ha piu' in generale lamentato ''la violazione del diritto di difesa'' per la sua assistita. ''Per un anno e mezzo e' stata sentita come persona informata dei fatti - ha detto - poi in pochi giorni e' passata ad essere indagata''. La prima contestazione venne mossa alla Deserto nel gennaio 2005 quando la procura di Perugia l' accuso' dei reati di concorso in violenza sessuale ai danni della figlia, maltrattamenti in famiglia e omissione di soccorso. Accusa, quest' ultima, trasformata successivamente in quella di concorso in omicidio. Il difensore della donna ha poi prospettato difficolta' nell' acquisizione delle copie degli atti processuali. Ha riproposto quindi la questione dell' incompatibilita' del gup che il 29 novembre ha rinviato a giudizio la Deserto dopo aver condannato all' ergastolo, con il rito abbreviato, Giorgio Giorni, accusato di avere violentato e ucciso Maria Geusa (morta nell' ospedale di Citta' di Castello il 6 aprile del 2004 dopo essere stata ricoverata il giorno precedente). Eccezioni ''infondate e da respingere'' ha replicato il pm Giuseppe Petrazzini, secondo il quale ''i fatti ascritti alla Deserto non sono mai mutati''. Il pubblico ministero ha chiesto l' acquisizione di una quarantina di documenti. La corte e' ora in camera di consiglio per decidere. In apertura di udienza il collegio presieduto da Giancarlo Massei (giudice a latere Massimo Ricciarelli) aveva ammesso la presenza in aula di telecamere e fotografi durante il processo. ''La difesa ha interesse ad un processo pubblico'' ha detto l' avvocato Zaganelli. ''Ho chiamato la madre di Tommaso per esprimergli affetto e vicinanza'': Tiziana Deserto, durante una pausa del processo a suo carico in corso a Perugia, ha rivelato di avere telefonato alla madre del bambino rapito e ucciso a Casalbaroncolo. ''A distanza di due anni - ha detto la Deserto - e' di nuovo successa quasi la stessa cosa. Loro, come del resto anche io, hanno fatto entrare in casa persone delle quali si fidavano e che invece sono stati i futuri rapitori dei figli. Sono vicina ai genitori di Tommaso''. La figlia di Tiziana Deserto, Maria Geusa, venne uccisa dall' imprenditore Giorgio Giorni che era amico della donna e datore di lavoro del marito edanche lei e' sotto processo per concorso in omicidio e violenza sessuale. ''Oggi non dovevo essere qui - ha ribadito la donna - ma alla messa per mia figlia che viene celebrata a Latiano (il paese della Puglia dove e' sepolta la bambina