Nella serata di ieri 26 c.m., verso le ore 21.00, giungeva al 113 la segnalazione da parte di alcuni familiari della scomparsa di un uomo. Gli uomini della Polizia di Stato del Commissariato di Città di Castello si sono immediatamente recati presso l’abitazione dei richiedenti per acquisire notizie sulla scomparsa. A seguito delle notizie fornite dai familiari, sono state attivate immediatamente le ricerche del disperso, che risultava essersi portato lungo l’argine del fiume Tevere, in un campo di sua proprietà per fare dei lavori nel pomeriggio. Il personale della Squadra Volante, con l’ausilio di alcuni equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato di Perugia ed in perfetta sinergia con le unità dei Vigili del Fuoco intervenuti sul posto, hanno iniziato delle ricerche in superfice dell’uomo, setacciando tutto il campo e la zona. All’improvviso, verso le ore 22:00, gli uomini del Reparto Prevenzione Crimine impegnati nelle concitate ricerche, rese difficili anche dall’oscurità, notavano un’apertura tra i rovi che poteva far intuire il precedente passaggio della persona dispersa. L’intuizione dei poliziotti risultava giusta infatti, poco dopo essersi addentrati nella vegetazione, gli operatori udivano una voce flebile proveniente dalla riva del fiume ove, in uno stato di semi coscienza, notavano la persona dispersa con parte del corpo nell’ acqua, incastrato nella vegetazione dalla quale non era riuscito a liberarsi e risalire nel campo. I poliziotti tentavano di estrarre l’uomo e sollevarlo a mani nude purtroppo non riuscendo nell’operazione a causa della fitta vegetazione di rovi del terreno ripido e cedevole dell’argine del fiume. Pertanto, grazie all’immediato soccorso dei Vigili del Fuoco, l’uomo veniva tratto in salvo con una complicata manovra con l’utilizzo di corde e messo in sicurezza, riuscendo ad affidare alle cure del 118 l’anziano.