C.Castello: la Cgil teme per la filiera automotive

Sul piano industriale della Fiat, la Cgil dell’Alta Umbria invita alla massima attenzione le istituzioni locali nel rapporto con Governo e associazioni imprenditoriali al fine di evitare possibili ricadute sul nostro territorio. Il piano industriale di Marchionne rappresenta una svolta positiva in considerazione dell’obiettivo di arrivare a produrre in Italia nel 2014 1.400.000 auto. Questa indicazione positiva di incremento produttivo – dice Alessandro Piergentili della Cgil in un comunicato – vedrà però una fase di transizione in cui si avrà un crollo della produzione per effetto della caduta del mercato dell’auto. Una situazione di emergenza si potrebbe profilare anche in Umbria, in particolare in Alto Tevere, zona in cui da sempre la filiera dell’automotive riveste una grande importanza