C.Castello: la "resa dei conti" nel partito democratico

Il gruppo unico del Pd in consiglio comunale "si deve fare", rispettanfo pero' il responso delle urne. Il messaggio lanciato dal sindaco di Citta' di Castello, Fernanda Cecchini, dai microfoni di Trg e' stato chiaro e inequivocabile. Ora pero' si tratta di mettere nero su bianco i buoni propositi a partire dalla intricata vicenda della costituzione del gruppo unico in consiglio comunale, che rischia di allungare i tempi del tesseramento a causa di un preciso vincolo previsto dalla statuto ("la tessera la possono prendere coloro che, nelle assemblee elettive, appartengono al Partito democratico"): piu' chiaro di cosi'. In realta' pero' proprio ieri sera, i consiglieri comunali del gruppo Ds, sindaco e assessori compresi, hanno cercato di iniziare a discutere attorno a quale forma istituzionale avviare il processo di unificazione anche con coloro, che a livello nazionale e regionale sono del Pd, ma alle recenti elezioni amministrative si presentarono in alternativa all'attuale sindaco e maggioranza che governa il comune. Federazione, intergruppo o costituente del Pd? Le proposte emerse dal summit del gruppo consiliare di maggioranza sono diverse, ora occorre andare al piu' presto ad una sintesi. Si fa luce anche l'ipotesi di un gruppo consiliare unico con un capogruppo di "maggioranza" (Michele Bettarelli e' il nome piu' gettonato) ed un vice-capogruppo per l'opposizione (in pole position l'attuale numero uno della margherita Felice Granci), una soluzione questa pero' che dovrebbe tenere conto anche degli equilibri "centristi" legati alla presenza in giunta dell'assessore Stefano Nardoni e del presidente del consiglio comunale, Luca Secondi. Fra il Centro Democratico ("creatura" dell'allora vice-sindaco Massimo Belardinelli) e la componente di opposizione della margherita (in particolare quella che faceva riferimento all'attuale membro dell'assemblea nazionale del Pd, Corrado Chieli, ora primo sostenitore del sindaco) e' noto che non "scorre buon sangue": i buoni propositi rischiano dunque di scontrarsi con questioni personali. L'ennesima puntata della serie "Pd separati in casa" andra' in onda giovedi prossimo proprio nella sede del partito in piazza Matteotti. Il coordinatore comunale Domenico Caporini, ha infatti convocato tutti i consiglieri comunali di Ds, Margherita, Centro-Democratico e lista Con Ciliberti, per avviare il processo di integrazione istituzionale che potrebbe essere aperto da una assemblea costituente e programmatica che in un secondo momento coinvolgera' anche l'ambito politico con i relativi segretari del centro-sinistra tifernate. Questo delicato passaggio istituzionale sara' preceduto martedi prossimo da una riunione dell'ufficio politico del Pd (composto da circa quaranta membri) chiamato ad esprimersi su tematiche nazionali e regionali: chissa' se in quella sede si iniziera' a parlare anche dei "collegi" per la prossima scadenza delle elezioni provinciali?