C.Castello. "La Beatificazione, un flop commerciale".

Il coro degli esercizi del pubblico ristoro è unanime: “Non c’è stata l’affluenza che ci era stata annunciata, addirittura abbiamo lavorato meno che in una domenica normale”. Così si esprimono i titolari di bar e ristoranti del centro che domenica, in occasione della Beatificazione di Monsignor Carlo Liviero, sono stati obbligati a tenere aperti i propri locali per l’intera giornata. L’ordinanza prevedeva l’apertura obbligatoria per tutti gli esercizi somministrazione alimenti e bevande, dentro la cinta muraria, dalle 8 del mattino fino alle 20 della sera. “I pellegrini che hanno usufruito dei bar – spiegano dal Bar Mignolini – sono stati pochi ed i clienti abituali non sono venuti in centro per evitare l’empasse dell’evento”. I ristoratori del centro storico avevano preparato locali ed approvvigionamenti che poi non sono serviti a nessuno, forse perché non c’è stata l’affluenza di gente annunciata, forse perché i residenti dell’Altotevere hanno disertato la cerimonia, forse per il maltempo, tuttavia si registra un flop dell’evento da un punto di vista commerciale. L’assessore Riccardo Celestini sottolinea che l’incognite in questo tipo di manifestazione ci sono sempre e che era impossibile prevedere l’afflusso preciso di persone, mentre il consigliere Andrea Lignani Marchesani commenta: “Il Comune non è stato in grado di gestire questo evento. Ha messo a punto un piano del traffico che ha tagliato fuori quasi tutti gli esercizi del centro dal transito degli ospiti”.