C.Castello "Tiberio" ovvero turismo sociale per persone con particolari problemi.

Si chiama “Tiberio” il progetto che inserito nell’ambito del più ampio progetto “Tiber Next: nuova economia sociale per lo sviluppo del territorio dell’Alto Tevere” e finanziato tramite i fondi dell’iniziativa comunitaria Equal è stato presentato ieri nella Salone Gotico del Museo del Duomo di Città di Castello. Erano presenti alla conferenza stampa di illustrazione del progetto il responsabile del Centro Studi e Formazione “Villa Montesca” Marco Conti, la responsabile del Museo del Duomo di Città di Castello Catia Cecchetti e mons. Domenico Cancian vescovo della diocesi tifernate. “Si è trattato di una sperimentazione volta a favorire lo sviluppo di tutte quelle forme di turismo sociale rivolte a persone che vivono situazioni di disagio fisico, mentale o di altro genere, anche temporaneo. “Turisti” particolari ma ugualmente destinatari di una forma di turismo che deve essere per tutti, intendendo estendere la cultura del sociale quale diritto da salvaguardare per tutti i cittadini”. In questi termini la responsabile del Museo del Duomo Catia Cecchetti ha parlato del progetto “Tiberio” i cui itinerari si sono snodati lungo tre direttrici principali volte a far conoscer il nostro territorio, quello compreso negli otto comuni dell’Alta Valle del Tevere, dal punto di vista eno-gastronomico, naturalistico e storico-artistico. Il progetto ha consentito l’attivazione di due info-point, uno situato al Museo del Duomo mentre l’altro a Villa Sacro Cuore in località Rocca, del sito internet www.tiberio-info.it e due indirizzi e-mail per veicolare suggerimenti e scambi di informazioni: museo@tiberio-info.it oppure villasacrocuore@tiberio-info.it . soddisfazione anche nella parole del vescovo di Città di Castello mons. Domenico Cancian che ha sottolineato come la diocesi tifernate, con questo progetto, abbia dimostrato estrema sensibilità nel voler far conoscere e mettere il territorio dell’Alta Valle del Tevere a disposizione di soggetti con concrete difficoltà come le persone diversamente abili, le famiglie e gli anziani.