Sono scesi in piazza e nelle strade a Perugia, Terni, Gubbio e Spoleto nel pomeriggio odierno i comitati ambientalisti che si battono per un’Umbria degli Ecodistretti.
A Gubbio l’appuntamento era davanti alla scuola di Semonte, in una manifestazione che ha visto anche la presenza delle istituzioni con il sindaco Filippo Stirati e parte della sua giunta, ma anche consiglieri comunali, tra gli altri Orfeo Goracci e Marzio Presciutti Cinti.
I toni e i temi della protesta sono stati quelli già portati in piazza nella precedente manifestazione a Padule: no all’uso di Css come combustibile nei cementifici Colacem e Barbetti, no ad un sito di trattamento dei rifiuti presso l’azienda Maio Tech, si alla riattivazione del Registro dei tumori e alla realizzazion di studi epidemilogici sul territorio.
A questo si è aggiunta oggi la protesta contro il PNRR umbro, il piano di ripartenza e resilienza presentato in settimana dalla giunta regionale che tra i suoi 45 progetti, a valere sui fondi europei, ha proposto nell’asse d’intervento 2, ovvero quello riservato all’ambiente e transizione ecologica, un investimento da 37 milioni di euro per avviare un diverso ciclo di gestione dei rifiuti. Tra i punti salienti, la realizzazione di tre siti per la produzione di CSS ( Narni, Ponte Rio, Casone di Foligno).
I comitati ambientalisti hanno chiesto:”Una Transizione Energetica che rispetti i territori, che dia alle comunità la possibilità di decidere come produrre la propria energia, che non dia più enormi sussidi alle fonti fossili dalle quali non potrà venire nulla di buono.”
Si è chiesto oggi che la Regione Umbria, prima di dare “l’autorizzazione a procedere”, valuti tutti i fattori di rischio ambientale presenti nella Conca Eugubina, dovuti alle sue peculiriatà orografiche e dalla presenza congiunta di due impianti cementieri. Obiettivo dei comitati, è stato detto, non è far chiudere i cementifici, ma di usare combustibili rispettosi dell’ambiente e della salute. “
Gubbio/Gualdo Tadino
24/04/2021 20:48
Redazione