Perdere 4-1 con la consapevolezza di aver disputato una buona partita. E’ una delle tante contraddizioni del calcio e il Gubbio sceso in campo al "Santa Colomba" di Benevento ne è l’ennesimo testimone. Più concreti e più cinici i campani (4 vittorie su 5 in casa, unica formazione imbattuta del girone) che hanno sfruttato al meglio le prime occasioni della partita portandosi dopo poco più di mezz’ora addirittura sul 3-0, senza demeriti di gioco dei rossoblù, che però hanno pagato a caro prezzo la cattiva serata difensiva. La differenza tra le due squadre è soprattutto nella compattezza e concretezza in ogni reparto. Castellucci, costretto a rinunciare a Lazzoni, propone il classico 4-4-2 ma in avanti c’è Chafer al posto di Belluomini, mentre Travaglione sostituisce Lazzoni. Dietro difesa a quattro con Ercoli e Giacometti centrali. Per loro sarà una brutta serata. Dopo un minuto il Benevento è già in rete ma Pinamonte sulla corta respinta di Fabbri, tradito anche dal terreno viscido, è oltre tutti i difensori e l’arbitro annulla. Il ritmo è subito intenso: al 6' Belmonte scalda le mani a Fabbri. Replica Travaglione che 1’ dopo conclude a lato. Più incisivo sembra l’affondo al 9' di Chafer che però non inquadra lo specchio. L’avvio è equilibrato ma il Benevento schioda subito il risultato ad occhiali, con la prima di una serie di azioni dalla destra, fascia sulla quale la squadra di Castellucci soffrirà per tutto l’incontro: Maschio pennella per la testa di Belmonte che anticipa Ercoli e infila imparabile nell'angolino alla sinistra di Fabbri. 1-0 e gara subito in salita. Il Gubbio non ci sta, continua a manovrare con sufficiente scioltezza. Al 21' Tresoldi cerca De Angelis che però non trova l’acuto deciviso. Ancor più evidente l’occasione per Campo – in ombra la sua prova (24) – che servito da Chafer da buona posizione spreca malamente a lato. Gol fallito, gol incassato. E nel peggiore dei modi: su una rimessa laterale dello scatenato Maury, prima Ercoli e poi Giacometti esitano, la palla balza in area tre volte e dopo un miracolo di Fabbri, Maschio solitario ha tutto il tempo di insaccare il raddoppio. Già il 2-0 sembra esagerato, e lo conferma la reazione rossoblù prima con un ottimo Chafer (28') che in volee non trova la porta, poi 3' dopo con Tafani che conclude di forza ma Mordenti si oppone. La partita sembra ancora viva, ma al 38', ancora su una rimessa dalla destra, eurogol di Massaro in rovesciata, con un colpo spettacolare quanto fortunoso: Fabbri è battuto per la terza volta. Sembra fatta ma a tenere la fiammella delle speranze accese c’è Chafer, che su assist di Coresi si fa trovare pronto a deviare al volo in rete il 3-1. Nella ripresa si vede Sifonetti per Coresi, toccato duro. Il Gubbio parte convinto: De Angelis molto mobile al 4’ impegna Mordenti. Entra anche Belluomini, e al 22’ è lui a raccogliere la respinta del portiere su gran botta di De Angelis, ma viene contrato. La gara si chiude alla mezz’ora: sull’ennesima rimessa laterale, Giacometti e Pinamonte si strattonano e franano a terra, ma l’arbitro Fumante di Macerata indica il dischetto. Lo stesso Pinamonte fissa dagli undici metri il definitivo 4-1. Per il Gubbio la beffa di un risultato abnorme rispetto agli effettivi demeriti e neanche la soddisfazione di vedere il primo gol di Belluomini, che al 90’ si vede respinta sulla linea da Tangorra la conclusione a portiere battuto che poteva valergli almeno la piccola consolazione. Ora la classifica si fa più dura. E i tutto alla vigilia di un derby, col Foligno il 30 ottobre, che diventa crocevia importante per il futuro del campionato.
Gubbio/Gualdo Tadino
22/10/2005 09:56
Redazione