Calcio: Gubbio; Simoni, resto solo se corriamo per vincere

In casa rossoblu la squadra ha lavorato in palestra nel corso della mattinata, mentre nel pomeriggio ha svolto una seduta di esercitazioni e partitelle. Contro la compagine dell’ex Cuttone, Simoni non dovrebbe apportare sostanziali modifiche all’undici sconfitto a Ferrara. Da valutare ancora le condizioni di Briganti, per il quale è atteso domani l’esito dell’ecografia al ginocchio. Se non ce la dovesse fare, fiducia a Marconi. Sempre a parte Gaggiotti, alle prese con la pubalgia. Intanto ieri sera prestigioso il parterre a Fuorigioco: presenti infatti il presidente Fioriti e il direttore tecnico Simoni. Pensare al presente, poi si parlerà di programmi. E’ questo il monito di Simoni in vista delle ultime cinque giornate di campionato, nelle quali il Gubbio dovrà necessariamente raccogliere almeno quattro punti per evitare la lotteria dei play-out. L’ex tecnico dell’Inter tuttavia è apparso fiducioso, anche se non ha risparmiato una frecciata alla squadra. Una situazione, quella in casa rossoblu, che ha suscitato qualche mal di pancia sia dall’ambiente societario, con la sfuriata del vicepresidente Spina, che aveva emanato una sorta di lista nera con quattro giocatori da allontanare, sia dalla voce di qualche ex illustre come l’ex presidente Guerriero Tasso, che ha contestato all’attuale massimo dirigente rossoblu la sua assenza di autocritica. Fioriti però non sembra scomporsi più di tanto, difendendo comunque il suo operato. Dopo il raggiungimento della salvezza, si potrà dunque pensare ai programmi futuri e ad un’eventuale permanenza di Simoni, il quale ha dettato la sua condizione: avere la garanzia di guidare una compagine che possa quantomeno lottare per vincere il campionato. Vincere il titolo nell’anno del Centenario con Simoni in panchina per tutto l’ambiente sarebbe un sogno che si avvera. Tornando alla realtà, intanto, c’è da battere la Colligiana; questo campionato infatti, per dirla alla Mourinho, finirà ancora con “zseru tituli”.