Gli agribag, pratici contenitori innovativi per il consumo itinerante che consentono ai consumatori di non buttare via niente e tagliare gli sprechi, utilizzati come “pronto intervento gastronomico” per i ciclisti. Questa la novità proposta dagli imprenditori agricoli di Campagna Amica Coldiretti domenica scorsa in occasione della “Randonnée di Assisi-Strasubasio” realizzata dal Consorzio Umbria & Bike, ASD Bikemotion di Terni e Ancora Cycling Group di Spello. Frutta di stagione, formaggi, prodotti da forno, legumi 100% made in Umbria: queste alcune delle eccellenze che hanno riempito nell’occasione i contenitori dalle molteplici funzioni, take away a km zero, cestino da pic nic e box per il riciclo del cibo rimasto dopo un pranzo o una cena talmente buona e gustosa da riviverla due volte. Gli agribag - spiega Coldiretti - si stanno diffondendo nella rete dei mercati, delle fattorie e degli agriturismi di Campagna Amica promossa dalla Coldiretti: tra l’altro, secondo un’indagine Coldiretti/Ixe’, la crisi, ma anche una maggiore sensibilità ambientale, ha portato nel 2016 sei cittadini italiani su dieci (60%) proprio a diminuire o annullare gli sprechi alimentari. Quella di Assisi - sottolinea Coldiretti - si è dimostrata un’ottima iniziativa per coniugare, salute, sport, ambiente e corretta alimentazione: occorre in quest’ottica, potenziare gli sforzi per promuovere e unire ulteriormente l’agricoltura locale e una dieta equilibrata, con l’attività e il benessere fisico. Si assiste infatti alla presenza di un numero crescente di consumatori che - precisa Coldiretti - è attento alla propria alimentazione, premiando i principi della dieta mediterranea il cui ruolo importante per la salute è stato riconosciuto anche con l’iscrizione nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco avvenuta il 17 novembre 2010. La dieta mediterranea riconosciuta dall’Unesco non è solo alimentazione ma - sostiene Coldiretti - un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola. La dieta mediterranea (da greco diaita, o stile di vita) promuove infatti - conclude Coldiretti - l’interazione sociale, dal momento che i pasti collettivi rappresentano il caposaldo di consuetudini sociali ed occasioni di festa.