Caso Barbetti: i legali del fratello del defunto intervengono

L'avvocato Luciano Ghirga, difensore di Filippo Barbetti insieme al collega Aldo De Bellis, "stigmatizza l'immediata e non consentita diffusione dei contenuti dell'interrogatorio" reso da Ivan Fangacci al gip di Perugia "che ha prodotto un effetto mediatico negativo" per il suo assistito. Barbetti, indagato dalla procura di Grosseto, "nega con fermezza le circostanze che gli vengono addebitate" sottolinea ancora il suo legale. I difensori auspicano quindi "che l'indagine prosegua con il dovuto riserbo anche in conseguenza della drammaticità del fatto". I magistrati toscani contestano a Barbetti i reati di cessione di stupefacenti e morte o malore come conseguenza non voluta di altro reato in relazione al decesso del fratello del fratello Pietro avvenuta nella loro barca ormeggiata a Scarlino (Grosseto). Un atto dovuto secondo i suoi difensori. Intanto restano in carcere i due operai eugubini fermati nei giorni scorsi, che hanno comunque deciso di collaborare con le autorità giudiziarie. Sembra che a loro carico il Gip Nicla Restivo intenda procedere per lo spaccio ma non per l'eventuale reato di omicidio colposo, la cui causalità sarebbe da addebitare ad altri soggetti.