Interviene il Presidente dell’Ordine degli Infermieri di Perugia, Nicola Volpi in merito a quanto accaduto sabato 12 giugno durante la partita degli Europei tra Danimarca e Finlandia. ”L’arresto cardiaco occorso al calciatore danese Christian Eriksen, ha avuto un impatto mediatico enorme, e ha evidenziato quanto sia fondamentale agire nell’immediato in caso di malore - esordisce il Presidente dell’Opi di Perugia, Nicola Volpi - La catena della sopravvivenza, come viene definita in ambito sanitario, ha funzionato in maniera impeccabile grazie all’intervento tempestivo di personale formato e a una gestione ottimale dell’emergenza, nella quale i compagni di squadra del calciatore hanno giocato un ruolo centrale. Eventi come quello successo in campo a Eriksen mostrano quanto sia importante saper riconoscere questa situazione e fare di conseguenza le giuste scelte - prosegue Volpi - Un arresto cardiaco si può verificare in ogni luogo, a qualsiasi persona e senza preavviso: trovarsi nelle vicinanze di un DAE (Defibrilatore semiautomatico esterno) o essere soccorsi da personale, sia sanitario che laico, specificatamente formato, sono condizioni indispensabili per salvare la vita di una persona o per darle comunque una concreta speranza. Sono poche le azioni da eseguire, ma imprescindibili - spiega il Presidente - Attraverso un corso di formazione di base, tutti possono contribuire a salvare la vita di qualcuno o a dargli una possibilità di sopravvivenza. In molte occasioni aspettare un’ambulanza senza fare nulla può rappresentare una condanna per chi sta subendo un arresto cardiaco. È fondamentale che sempre più persone si sensibilizzino a questa tematica - rimarca Volpi - è importante che il corso BLSD (basic life support- early defibrillation) venga fatto nelle scuole e in ogni ufficio o struttura in cui ci sia afflusso di persone, e che in ogni palestra, circolo o polo sportivo ci sia una DAE a disposizione e persone formate al suo utilizzo. Tutti possiamo contribuire - conclude Volpi - ed è fondamentale che ognuno faccia la propria parte, perché una manovra fatta a dovere e in maniera tempestiva, può salvare vite”.