E' di Giorgio Giorni la saliva trovata dagli investigatori sul corpicino e sugli indumenti intimi della piaccola Maria Geusa. Dai risultati delle analisi del Dna emerge, senza ombra di dubbio, che nessun altro ha avuto contatti ravvicinati con la piccola nelle sue ultime ore di vita. Cade quindi la pista del massacro di gruppo, mentre l'ipotesi della violenza sessuale, di cui la piccola sarebbe stata vittima prima di essere picchiata a morte, prense sempre più corpo. La presenza della saliva dell'imprenditore di San Sepolcro sul body della vittima è una prova a favore dell'accusa di stupro difficile da confutare.