Era atteso da più parti l'incontro odierno a Palazzo Donini, sede della Giunta regionale, per fare il punto della situazione sulla delicata vicenda della Tagina ceramiche, la storica azienda gualdese bloccata in una situazione di empasse ormai da mesi, con una trattativa da un lato per un passaggio di proprietà, finora sfumato, e dall'altro con 160 dipendenti in attesa di risposte e certezze sul futuro. E così dopo le manifestazioni in piazza dei giorni scorsi, oggi un faccia a faccia chiarificatore in sede regionale, presenti gli attuali soci della compagine imprenditoriale, rappresentata da Mario Moriconi e Roberto Barberini, i rappresentanti della Rsu aziendale e dei sindacati di categoria, le istituzioni con in testa il sindaco di Gualdo Tadino Presciutti, le associazioni di categoria con Confindustria e le finanziarie regionali Gepafin, Sviluppumbria oltre ad una delegazione di dirigenti e funzionari regionali.
Dal tavolo - che ha trattato di questioni sindacali legate alle scadenze più immediate per i pagamenti ai dipendenti – è scaturita in modo chiaro la volontà di vendere da parte dell'attuale proprietà. L'acquirente confermato è il gruppo emiliano Gambini che già nei giorni scorsi aveva avuto contatti con il primo cittadino gualdese e che in questa occasione ha confermato la volontà di procedere: chiariti anche i tempi della trattativa, perchè già entro i primi giorni della prossima settimana il gruppo emiliano formulerà una formale proposta, non di pre-accordo ma di acquisto vero e proprio di Tagina. Sarà il primo passo ufficiale di una trattativa che potrebbe avere tempi anche ristretti, come è negli auspici dello stesso sindaco: Presciutti stamane, prima ancora dell'incontro perugino, aveva scritto in forma riservata ad entrambi i soggetti, l'attuale proprietà di Tagina e il gruppo emiliano, invitando entrambi ad una assunzione di responsabilità: in ballo c'è molto più del futuro di una impresa – ha ribadito Presciutti auspicando che dai buoni propositi si passi alla concretezza. Un territorio intero, quello Gualdese, aspetta questa fumata bianca, non solo per il futuro dei 160 dipendenti ma anche per sbloccare un empasse che tocca diverse aziende dell'indotto locale e sta condizionando ulteriori settori produttivi.
La certezza, a stasera, che la prossima settimana dovrà essere quella decisiva.
Gubbio/Gualdo Tadino
26/01/2018 08:11
Redazione