Sono state eseguite ieri le operazioni di smontaggio dei tre Ceri Mezzani, con le relative statue dei Santi e “barelle” che dallo scorso dicembre erano in mostra nel centro di Milano, presso lo Studio Museo Francesco Messina in “Con straordinario Trasporto – le grandi Macchine a spalla patrimonio Unesco.” I Ceri stanno tornando ora a Gubbio ma per questa operazione il Sindaco Stirati ha ringraziato con una nota il volontario impegno di tre eugubini residenti a Milano: Marco Pannacci, Jacopo Pellegrini e Pierluigi Pierotti che hanno coordinato le operazioni di smontaggio, evitando trasferimenti del personale dal Comune di Gubbio in aree più soggette alla problematica del Coronavirus, stante l’emergenza sanitaria in corso.L'esposizione ha visto per la prima volta in mostra e per la prima volta insieme, i Gigli di Nola, la Varia di Palmi, la Macchina di Santa Rosa di Viterbo, i Candelieri di Sassari, tutti appartenenti alla "Rete delle Grandi Macchine a Spalla Italiane" Patrimonio dell'Umanità e simbolo della tradizione mediterranea.Con questa iniziativa appena conclusasi la comunità eugubina ha preso parte ad un progetto di valorizzazione e promozione culturale per un progetto condiviso dall’Università dei Muratori, dal Comune di Gubbio con le altre componenti della Festa.La mostra a cura della dott.ssa Patrizia Nardi, Responsabile Tecnico Scientifico progetti Unesco Rete delle Macchine e di Maria Fratelli, Dirigente Servizio Case Museo e Progetti Speciali Comune di Milano, con il contributo dell’antropologa Patrizia Giancotti, rappresenta dunque un’ulteriore tappa di crescita di Gubbio all’interno della Rete delle Grandi Macchine a Spalla in vista di una ricongiunzione solo formale in ottica unescana.