Si è fatta attendere qualche giorno ma la replica della maggioranza della Federcaccia tifernate è arrivata ieri. Decisa, tagliente e pesante. La "testa" della locale Sezione- Massimo Meozzi, presidente, Corrado Capaccioni, vicepresidente (dimessosi non per dissidi ma per evitare cumulo di incarichi ed ora solo consigliere) e Walter Ghigi, segretario del Consiglio- si è presentata compatta e agguerrita rigettando all'unisono tutte le accuse di Pio Braccalenti e contrattaccando senza mezze misure. Una battaglia condotta a suon di documenti, richieste di commissariamento e di deferimento ai probiviri. I tre rappresentanti della sezione locale hanno anzitutto precisato che il Consiglio provinciale della Federcaccia eletto il 30 kuglio è "leggittimamente costituito" ed è nel pieno delle sue funzioni e sta lavorando con impegno. E visto che "il signor Braccalenti mette ripetutamente in cattiva luce la gestione della sezione tifernate, nel prossimo Direttivo sarà esaminata la proposta del suo deferimento ai probiviri e di quanti prenderanno iniziative non approvate dal direttivo, tali da creare nocumento alla struttura locale di Federcaccia".