Città di Castello: sarà riaperta S.Maria della Carità

''Santa Maria della Carita' sara' di nuovo aperta al pubblico, dando seguito alle sorprendenti manifestazione di interesse ricevute in occasione del convegno sulla presenza templare a Citta' di Castello'': questo l'annuncio dell'assessore alle Politiche culturali del Comune tifernate, Michele Bettarelli. In una nota dell'ente, l'assessore sottolinea che ''le risultanze del convegno hanno ribadito l'urgenza di procedere al completamento del restauro nel sito che gli studiosi hanno definito il piu' rilevante in Umbria per quanto riguarda i templari''. L''assessore ricorda anche ''i quasi 200 tifernati in fila per visitare gli affreschi nel giorno di apertura o la costante, nutrita presenza ai lavori del convegno'', mentre la ricerca degli esperti intende ''colmare le lacune esistenti nella documentazione, riposizionando Citta' di Castello nell'Alto Medio Evo, epoca per cui l'Umbria e' famosa nel mondo. Dal sito archeologico alle destinazioni di culto, come Santa Caterina, che si persero con il completamento negli anni Cinquanta dell'ex Fat, l'area a confine tra i rioni Prato e Mattonata sta diventando il baricentro storico cosi' come i musei di Burri rappresentando la polarita' contemporanea. Le circostanze avventurose in cui e' avvenuto il ritrovamento degli affreschi e della decorazione sottostante a Santa Maria della Carita' non escludono l'esistenza di ulteriori opere, su cui indagare per risalire alla conformazione originaria dell'area, recuperarne, in senso culturale e promozionale, la fisionomia, portando a compimento lo spirito del contratto di quartiere in questa porzione nobile della citta'. Nell'immediato stiamo aggiornando lo stato dell'arte rivisitando le destinazioni d'uso: ad esempio il Cenacolo, in vista dell'acquisizione complessiva dello stabile, e' gia' stato inserito nella griglia urbanistica come sala polivalente; nel medio periodo proporremmo un secondo convegno scientifico sulle prospettive che Santa Maria della Carita' ha aperto''.