E' stato un Consiglio Federale senza dubbio sorprendente per quanto riguarda la Serie C: se difatti per A e B era assai probabile la volontà di ripartire da parte degli organi federali, la terza serie nell'assemblea aveva esibito all'unanimità la volontà di non disputare più partite nell'annata corrente. Invece la decisione della FIGC è stata quella di sospendere definitivamente l'intero movimento dilettantistico ma di voler riportare in tutte le srie professionistiche, C inclusa, nel pieno completamento del "decreto rilancio" teso a far ripartire l'intero sistema nazionale
"Un risultato molto positivo che segna un momento significativo per l'intero sistema, abbiamo lavorato in silenzio per l'approvazione di provvedimenti di cui si sentiva un grande bisogno" ha dichiarato il presidente FIGC Gabriele Gravina dopo il consiglio federale
E' stata la Serie C l'unica lega a votare contro la ripartenza dei campionati, in segno di estrema coerenza viste le decisioni prese nel corso dell'ultima Assemblea di Lega. E su questo punto ha diramato una nota il presidente di Lega Pro Francesco Ghirelli:
"Devo parlare il linguaggio della verità: quello che è uscito dal Consiglio federale non mi soddisfa per nulla. La Serie C ha una sua evidente specificità nel campo professionistico, altrimenti non si capirebbe perché ci sono A, B ed appunto Serie C. Noi non siamo in grado di tornare a giocare, ce lo hanno detto anche i sessanta medici sociali, dovevamo fare gli ipocriti e non parlare il linguaggio della verità? Il calcio va veramente riformato nella sua cultura. Noi non siamo in grado di assicurare la certezza delle misure per salvaguardare la salute. Quello che si sa del nuovo protocollo ci porta a dire che sarà ancora più dura per i nostri club. Mi auguro che io abbia torto rispetto alla situazione. Discuterò ancora una volta con i presidenti con la stessa chiarezza con cui l’ho fatto da sempre. Poi qualcuno può andare a sollecitare scrivendo lettere per giocare i playoff. Playoff e play out si potrebbero disputare? Abbiamo votato alla luce del sole, né torneremo a discutere. Io non voglio sfidare nessuno, non c’è una lotta di potere, almeno per me conta solo la Serie C, i valori del calcio e al primo posto c’è la salute. La mia intenzione è di proteggere gli interessi di tutti i club, valgono gli interessi generali e non quelli di qualcuno".
Quindi lo stesso Ghirelli espone i numeri che le società dovranno adempiere per i protocolli sanitari:
"Il protocollo, che peraltro al momento non è ancora stato pubblicato, è valido per la serie A, serie B e Lega Pro. Dalle informazioni pervenuteci dal nostro rappresentante nella Commissione Medica Federale, Dott. Braconaro, è stato stimato che per i nostri club saranno necessari nel complesso circa 55.000 tamponi e 20.000 test sierologici. Inoltre sarà previsto nel caso venga riscontrato nel corso degli allenamenti un caso di covid19 positivo, il gruppo squadra potrà continuare gli allenamenti, ma in ritiro seguendo apposite procedure. Il giudizio del Dott. Braconaro e dei medici dei nostri club è stato quello dell’impossibilità dell’applicazione del protocollo. Tale giudizio è stato riportato dai consiglieri federali di Lega nel corso della riunione odierna."
Gubbio/Gualdo Tadino
21/05/2020 09:12
Redazione