Il gruppo consiliare “Rifare Gualdo” ha inviato in data odierna una PEC indirizzata al Comune di Gualdo Tadino, al Distretto Sanitario territoriale, all’USL Umbria 1 e alla Direzione Regionale Salute e Welfare, per chiedere chiarimenti urgenti in merito alla sospensione del servizio ginecologico presso il Consultorio di Gualdo Tadino.
"In questi giorni - si legge nella nota di Vitali, Natalini e Casciani - abbiamo ricevuto numerose segnalazioni da parte di cittadine che si sono viste negare anche la sola possibilità di prenotare un appuntamento ginecologico, senza alcuna informazione su tempi, soluzioni o prospettive. Una situazione grave e intollerabile, che priva le donne del nostro territorio di un riferimento sanitario fondamentale, proprio in un ambito – quello della salute femminile – in cui la prossimità, la continuità e la prevenzione sono essenziali.
Abbiamo chiesto al Comune cosa stia facendo l’amministrazione per sollecitare la risoluzione del problema, al Distretto e all'USL Umbria 1 – guidata dal Dott. Emanuele Ciotti – quali siano le cause di questa sospensione e i tempi previsti per il ripristino del servizio, e alla Direzione Regionale Salute e Welfare – diretta dalla Dott.ssa Daniela Donetti – di intervenire immediatamente per garantire l’erogazione di una prestazione essenziale.
Il servizio ginecologico sul nostro territorio, già limitato a sole sei ore settimanali suddivise tra Gubbio e Gualdo Tadino, era da tempo ampiamente insufficiente. Ora siamo di fronte a un vuoto totale, senza alcun presidio o risposta. Questa situazione rappresenta un chiaro segnale di disattenzione verso la salute delle donne e verso i bisogni reali della comunità.
Riteniamo inaccettabile che un consultorio pubblico, presidio di prossimità e tutela dei diritti, venga lasciato senza figure professionali fondamentali. Chiediamo risposte, trasparenza e, soprattutto, il ripristino immediato del servizio ginecologico a Gualdo Tadino.
La salute delle donne non può essere considerata un lusso. È un diritto. E come tale deve essere garantito, senza scuse e senza ritardi.
Parlare di parità e rispetto per le donne è un impegno serio, non basta cambiare le parole: bisogna cambiare le scelte. Non è con gli asterischi che si difendono i diritti, ma garantendo servizi reali, accessibili e dignitosi. La politica che ha a cuore le donne non si misura con la grammatica, ma con i fatti."
Gubbio/Gualdo Tadino
01/04/2025 14:27
Redazione