Grande inizio per il Cortile di Francesco. Circa mille gli spettatori sul prato della chiesa superiore della Basilica di San Francesco per Alessandro Baricco, che con un monologo dal titolo “Sull’infinito” ha aperto ieri sera “CorporalMente”, la decima edizione dell’evento culturale promosso dai frati del Sacro Convento. Un viaggio nella storia dell’esperienza stessa dell’infinito in Occidente, dal mondo classico a quello contemporaneo, prendendo come punto di partenza la figura di san Francesco e il tema di questa edizione del Cortile. Lo scrittore ha sottolineato, in particolare, il desiderio di infinito che anche Francesco riconosce nella propria vita, un desiderio che appartiene a tutti, ma che nella storia dell’uomo coincide anche con un’esperienza di paura. La gestione di questa paura dell’aldilà di se stessi e dei propri confini e limiti ha un cammino molto lungo, fino a quando, con il Romanticismo, l’infinito assume una connotazione diversa e diventa un luogo abitabile, com’è possibile vedere ne “L’infinito” di Leopardi. Qui esso diventa un luogo dolce in cui si fa l’esperienza di un’armonia - una luce gentile - che è la presenza di tutto in tutti e di ciascuno in tutto, secondo una felice intuizione del filosofo neoplatonico Plotino, richiamato da Baricco stesso. L’esperienza di questa armonia la ritroviamo nella sensibilità contemporanea verso lo sviluppo sostenibile, nel rapporto tra ambiente e umanità, tra persona e comunità, tra passato, presente e futuro. I giovani di oggi sono nostri maestri in questo, mentre la generazione degli adulti sembra non aver saputo cogliere questo richiamo ad abbracciare il dolce naufragare nel mare dell’armonia universale. «Francesco d’Assisi – ha dichiarato fra Giulio Cesareo, OFMConv, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento – è una persona così autentica e integra, che al di là della sua esperienza eminentemente religiosa, può entrare ed entra in dialogo con tutti in maniera semplice e rispettosa: provoca ad abitare l’incontro all’infinito e a varcare la soglia di se stessi con delicatezza e nella verità. Il contributo di Alessandro Baricco è stato un dialogare con tutti noi, tenendo conto di Francesco: dalle parole di Francesco a quelle di Alessandro, passando per Leopardi, Plotino, ecc… In questo modo possono nascere, come da una sorgente interiore rinnovata, in ciascuno di noi nuove parole, nuove ispirazioni, nuovi gesti: quelli della cultura antica e nuova che è la fraternità e l’arricchimento reciproco: CorporalMente!».
Assisi/Bastia
09/09/2024 12:33
Redazione