Ottava edizione per "Invito a Palazzo", la rievocazione d'epoca che per tre giorni, da venerdì 29 a domenica 31 agosto, riporterà Costacciaro alla fine del 1400. L'evento, patrocinato dal Comune e dalla Regione, è curato dall'associazione Costacciaro Make-Up aps ed è stato presentato a Perugia, nella sala della Partecipazione di palazzo Cesaroni, sede dell'Assemblea legislativa, alla presenza della presidente Sarah Bistocchi. "Dall'Umbria un ennesimo esempio di un patrimonio storico e artistico diffuso. Anche dalle piccole comunità possono venire esempi di rievocazioni importanti e Costacciaro non è certo marginale rispetto all'offerta culturale": così Bistocchi, intervenuta insieme alla consigliera regionale Letizia Michelini, al sindaco di Costacciaro Andrea Capponi e alla presidente di Costacciaro Make-Up, Maria Cristina Facchini. Fitto il programma della tre giorni, che inizierà con l'incontro tra Federico di Montefeltro e suo fratello Ottaviano, seguito dalla sfilata storica con i tamburini di Costacciaro. Sono quasi un centinaio i figuranti coinvolti nella manifestazione, che prevede un mercato medievale, musiche, feste e antichi mestieri da riscoprire. Sabato 30 in programma la cena medievale a Palazzo Ducale, privato ma tornato fruibile grazie all'impegno del Comune. "La cena sarà un banchetto con un vero menù medievale, frutto di una ricerca storica", ha detto il sindaco Capponi. Frittata contadina con porri d'orto, pasta con ceci e brodo alle erbe, pagnotta rustica con maiale stufato alle erbe del massaro sono alcuni dei piatti che verranno proposti al banchetto, accompagnato "da spettacoli di intrattenimento, come era usanza". Nella terza giornata il borgo storico tornerà più che mai alla fine del XV secolo: accampamento con arcieri, mercato medievale, torneo di tiro con l'arco e, alle 18.30, il corteo storico per le vie di Costacciaro e la degustazione di antichi sapori a Palazzo Ducale. "La residenza custodisce la memoria storica e l'identità del borgo", sottolinea Facchini che insieme ad altri residenti lavora dal 2018 con l'associazione per "creare eventi che uniscono comunità e tradizione".