Da Gubbio a Jessup per i 30 anni della festa dei Ceri made in Usa

L'ultimo sabato di maggio le mantelline dei tre santi ceraioli sventolano per le strade di Jessup in Pennsylvania dal lontano 1911, quando la folta comunità di eugubini emigrati in cerca di fortuna in terra americana vennero sopraffatti dalla nostalgia di casa e improvvisarono un "15 maggio" in stile "yenkee". Nella seconda metà dell'Ottocento, a Scranton, sorsero le prime miniere di carbone grazie alle quali iniziò la colonizzazione di quella zona nord-est della Pennsylvania dove successivamente venne fondata Jessup. Gli italiani arrivarono soprattutto dai comuni di Gubbio, Gualdo Tadino, Scheggia e da Sassoferrato nelle Marche. E il 2007 è l'anno dei festeggiamenti per il trentennale del primo incontro fra eugubini alla Festa dei Ceri di Jessup. Per l’occasione l'Associazione "Maggio Eugubino" ha organizzato un viaggio negli Stati Uniti, dal 22 maggio al primo giugno prossimi, al fine di celebrare ufficialmente l'evento. Chi deciderà di parteciparvi avrà a disposizione la possibilità di scegliere tra il soggiorno per l'intero periodo a Jessup o un piano di viaggio più intrigante con visite guidate a New York, alle cascate del Niagara e a Toronto in Canada. "Il nostro obiettivo - dichiara il presidente del "Maggio Eugubino" Lucio Lupini - è quello di rinsaldare i rapporti storico-culturali con gli eugubini d'oltreoceano attraverso la riproposizione della Festa dei Ceri". Il dottor Mauro Pierotti, presidente dell'associazione "Eugubini nel mondo" che riunisce gli abitanti della città dei Ceri emigrati all’estero, ricorda la visita del 2004 e l'incontro con Thomas J. Fiorelli, rappresentante della comunità locale. "All'epoca constatai che la metà circa degli abitanti di Jessup sono eugubini di quarta generazione - racconta Pierotti - con cognomi come Vispi, Bellucci, Ruspi, Ercoli, Mariani, Nardelli, Sebastiani". La piccola comunità italo-americana di Jessup inoltre ha di recente ristrutturato una vecchia chiesa vittoriana, trasformandola in un luogo di culto consacrato alla memoria del santo patrono Ubaldo Baldassini. L'inaugurazione è prevista a breve e dai cugini veraci di Gubbio arriva intanto un in bocca al lupo in "slang" americano per la corsa di sabato 26 maggio: "gotcha back" ossia "siamo con voi".