Da Notte Bianca dello Sport a "Notte Bianca della solidarietà": Leukos in campo per l'emergenza terremoto

Quando la Notte Bianca dello Sport si trasforma in una Notte Bianca della Solidarietà L'eco del terremoto che ha colpito il Centro Italia nelle ore scorse non si dissolve così facilmente. Troppo grande lo spavento e soprattutto la ferita aperta che le immagini e le notizie che circolano questi giorni hanno constribuito inevitabilmente ad acuire. Lo Sport quindi come veicolo per dare supporto a chi sta vivendo il dramma che va oltre la drammatica notte del 24 agosto, lo sport come elemento di unione e condivisione, una vera e propria maratona della solidarietà che risveglia il senso di appartenenza di un intera città, di un'intera nazione. Gubbio fa la sua parte, Leukos non si tira indietro: l'associazione della presidente Giorgia Ottaviani infatti, si è rimboccata le maniche nelle ultime ore organizzandosi in vista della serata di domani sera dove protagonisti della serata non saranno tanto le discipline sportive che animeranno il centro storico eugubino, piuttosto i punti di raccolta che saranno sistemati all'interno della mappa già predisposta dalla macchina organizzativa. Due i punti in cui si potrà raccogliere materiale da donare: il primo in Piazza 40 Martiri dove il presidio della Croce Rossa Italiana sarà pronta a ricevere i viveri, All'imbocco di Via Cairoli invece sarà sistemata la postazione della Croce Bianca che raccoglierà viveri e altro materiale come beni di prima necessità, vestiario, e altre cose necessarie per la vita di tutti i giorni, con gli organizzatori della raccolta che invitano chiunque vorrà dare il proprio contibuto, ad arrivare con il materiale imbustato e pronto quindi per la spedizione. Al termine della serata, tutto il raccolto sarà sistemato all'interno dei mezzi di trasporto che la Protezione Civile ha messo a disposizione, e che nella mattinata di sabato partiranno alla volta della zona colpita dal sisma. Sport e la solidarietà uniscono le loro forze, una fiammella di speranza in più per chi sta vivendo il dramma del terremoto sulla propria pelle, una speranza che fa sentire meno soli che in questa tragedia ha perso proprio tutto.