Dalla Sala del Regno espulso il presunto maniaco

I testimoni di Geova della Sala del Regno di Borroni indicano su una Bibbia diverse e testuali citazioni bibliche per spiegare dinamiche e modi della dissociazione del 39enne ex testimone di Geova accusato, un mese dopo il suo allontanamento per una condotta morale ritenuta eccessivamente disinvolta, di abusi sessuali nei confronti di una dodicenne figlia di associati alla medesima Sala del Regno. Una delle massime cariche spirituali di tale confessione religiosa ossia un’ ‘Anziano’afferma: “se una persona accetta le idee e le regole di una qualsivoglia associazione e poi cambia opinione o si dissocia o non viene riconosciuto dal gruppo. In tribunale fu messo in discussione il fatto che ci volesse la presenza di un avvocato per dissociare un membro della comunità ma come in una partita di calcio per espellere chi non sta alle regole del gioco non servono legali, basta un arbitro”. MATTEO XVIII, 15-17 e poi I-CORINTI, 1-13 infine III lettera GIOVANNI, 10-11: muovendosi con erudizione fra diverse citazioni bibliche l’'Anziano' spiega: “noi non proteggeremmo mai nessuno che viola la legge, anzi, siamo a favore della giustizia e della chiarezza”. Foligno Sud, Foligno Nord Foligno Est: si dividono in tre gruppi i testimoni ‘attivisti’ che sono ben 240, 300 se si includono i frequentatori non assidui. A Borroni resta memoria dell’allontanamento sia dell’uomo accusato un mese dopo la dissociazione di molestie su minore che di altre quattro o cinque coppie e c’è chi accenna d’aver saputo della rifrequentazione presso la Sala del Regno d'un comune limitrofo di alcuni fra quei dissociati che espulsi in caso di sincero pentimento potrebbero essere riammessi. In quel lontano 2004 furono citati alla comunità intera, solamente i nomi degli allontanati e non le cause dell’allontanamento per motivi di segreto confessionale e di tutela della privacy. Ma le parole volano velocemente in simili paesi di provincia e alcuni vecchi frequentatori della casa del regno fanno capire di essere a conoscenza della brutta storia, pur non rivelandone alcun particolare né volendo palesare la propria identità.