Sabato 4 Marzo, alle ore 17, si inaugura a Gubbio alla Galleria d’Arte Contemporanea di Palazzo del Bargello, con il patrocinio del Comune, una mostra di opere, pittoriche e grafiche, dedicate al Maestro Federico Fellini una mostra di David Parenti, artista nato a Genova ma da anni residente a Reggio Emilia. Si tratta di un felice ritorno a Gubbio dopo il successo riscontrato con la mostra su Pasolinin, del 2018, per proporre l’esposizione FELLINI 30 - 8½ & altri sogni in occasione del trentennale dalla scomparsa. Trattasi di un ciclo pittorico-grafico, tuttora in lavorazione considerando la riccheza poetica e cinematografica dell’Autore, ammirati in questi ultimi anni in importanti spazi espositivi tra i quali: Galleria Bunkamura (Tokyo), Le pavè d’Orsey (Parigi), la vanvitelliana Biblioteca Angelica (Roma), Museo Diocesano di Oristano ed alla Torre Mirana di Trento. La prima esposizione delle opere Felliniane avvenne al Grand Hotel di Rimini, che risultava essere una sorta di seconda casa per il Maestro, nel 2003 proseguendo il cammino l’anno seguente verso Roma, in Via Margutta (la via dove abitava), per concludersi a Parigi, sua prima esposizione nella Ville Lumière. Il fulcro del ciclo dedicato a Federico Fellini è impostato, soprattutto, attorno al Film 8½ (un capolavoro, quest’anno saranno “Sessant’anni” dall’uscita nei Cinema…) ed alla rappresentazione del Maestro accanto al suo grande amico ed attore prediletto Marcello Mastroianni; “utilizzato amabilmente” come una sorta di suo alter ego cinematografico, in una suggestiva elettiva “simbiosi”. Le altre opere prendono in considerazione scene e personaggi “iconici” di molto del Suo Cinema e qui vogliamo ricordare l’immenso Alberto Sordi -che ci ha lasciato giusto vent’anni fa- da I Vitelloni (il secondo film che ha realizzato che compie settant’anni…) ed i ritratti di Roberto Benigni e Paolo Villaggio da La voce dalla Luna (il Suo ultimo Film…). David Parenti, che ha fatto del Cinema il centro della sua ispirazione (altri cicli sono da tempo in lavorazione come quelli dedicati a Pier Paolo Pasolini, con cui ha esordito nel campo artistico nel 1995, ed a Marlon Brando e James Dean, mentre sono in progetto quello dedicato all’immenso Vittorio De Sica ed al sempre troppo sottovalutato Mario Bava), lavora con matita, olio, acrilico e tecniche miste su foglio, cartone e tavola; recenti sono grandi serigrafie su tela plastificata su cui effettuainterventi pittorico-grafici. Oltre a proseguire il cammino artistico lavorando a questi cicli, che negli anni sono sempre più stati arricchiti quantitativamente e approfonditi stilisticamente, a realizzato diverse copertine di libri e ci fa piacere qui rammentare l’ultima importante pubblicazione uscita l’anno scorso: il libro su Pier Paolo Pasolini, per il Centenario dalla Sua nascita, TUTTO PASOLINI per la Casa Ed. Gremese. Inoltre vanta un’esperienza cinematografica partecipando come comparsa in un film giapponese, In the hero, affrontata durante la sua permanenza a Tokyo ed uscito al Cinema nelo stesso anno (2014) e come protagonista del Film·Documentario PIER PAOLO (2015), interpretando la figura di Pasolini, realizzato dal poeta e saggista di cinema madrileno Miguel-Ángel Barroso. Pur avendo come riferimento un vasto materiale fotografico, Parenti trascende ora con una minuziosità “fiamminga” ora con una visionarietà “barocca” dettagliando ambienti, scavando nel volto di Pasolini, di Fellini e quello degli stessi interpreti, da Franco Citti a Giulietta Masina, da Anna Magnani alla “Saraghina”, da Terence Stamp a Marcello Mastroianni a Totò alla Callas etc. Ne derivano opere di alta sapienza compositiva, profondamente vissute proprio nell’attimo in cui sono eseguite, illuminanti sul piano psicologico e di sorprendente modernità formale. Il Suo è un sentito e sensibile omaggio al Mondo della Settima Arte e, come scrisse allo stesso Parenti in una lettera (“…apprezzando molto le sue opere…”) il grande, e mai troppo compianto, Regista Carlo Lizzani : “… Vi emerge con forza il mistero soprattutto di un certo cinema e della sua magìa, e questo grazie alle immagini, ma anche, e forse soprattutto, alle tecniche e ai materiali usati con tanta sensibilità e fantasia… Bravissimo.”.
Gubbio/Gualdo Tadino
28/02/2023 11:14
Redazione